FORMIA – I nuovi orari di lavoro della “Formia Rifiuti Zero”, imposti da inizio anno da azienda e sindacati confederali, non piacciono agli operai. Da quest’anno, infatti, molti operai saranno costretti a lavorare anche otto ore in un solo giorno, sei ore la mattina e due ore il pomeriggio, in modo da ipotecare la propria disponibilità dalla mattina alla sera.
L’accordo tra azienda e sindacati CGIL e CISL, sottoscritto il 30 gennaio scorso, prevede per molti il rientro pomeridiano, senza che gli operai siano mai stati interpellati per concordare il nuovo orario e senza che i sindacati abbiano sentito il dovere di recepire le ragioni degli operai.
Nei giorni scorsi la Camera del Lavoro Autorganizzata di via Maiorino ha organizzato un incontro con la gran parte dei lavoratori, e al termine si è deciso di scrivere una nota di protesta rivolta alle sezioni locali di CGIL e CISL per chiedere la revoca dell’accordo con il quale si stabilisce il nuovo orario di lavoro, la convocazione di un’assemblea con i lavoratori e un nuovo incontro con l’azienda che tenga conto delle istanze degli operai.
La nota, che di seguito riportiamo integralmente, è stata sottoscritta dalla maggioranza assoluta degli operai della Formia Rifiuti Zero.
____________________________________________________
alle organizzazioni sindacali CGIL e CISL
I sottoscritti lavoratori della società “Formia Rifiuti Zero”, riuniti il giorno 23 febbraio 2017 presso la sede della Camera del Lavoro Autorganizzata di Formia
PREMESSO
che il CCNL Fise, applicato all’unità di servizio di Formia, prevede l’aumento dell’orario di lavoro ordinario da 36 a 38 ore settimanali;
che tale aumento di orario di lavoro ordinario riguarda, di riflesso, anche i lavoratori in forza presso l’unità di servizio di Formia:
VISTO
che in data 30/01/2017 i sindacati CGIL e CISL e le loro rispettive RSU, senza alcun mandato dei lavoratori e senza neanche alcuna informazione e assemblea dei lavoratori, hanno sottoscritto un accordo sull’articolazione oraria del tutto dannosa nei confronti dei lavoratori; tale accordo, tra l’altro, è inficiato dalla firma della RSU del Comune di Formia, totalmente estraneo alla questione in essere, che renderebbe illegittimo l’intero accordo;
RITENUTO
che lo spezzentamento dell’orario di lavoro con l’obbligo di rientro sul turno pomeridiano, crea enormi disagi ai lavoratori che vedono così impegnata pressoché l’intera giornata di lavoro;
CHIEDONO
alle organizzazioni sindacali in indirizzo e alle RSU di riferimento di:
disdire l’accordo sindacale sottoscritto il 30 gennaio scorso con la società “Formia Rifiuti Zero”, secondo i termini e le modalità previste dalla legge;
di indire un’assemblea sindacale con i lavoratori della “Formia Rifiuti Zero”;
ricontrattare l’articolazione dell’orario di lavoro secondo un mero prolungamento di 20 minuti al giorno dell’orario di lavoro, come già avviene nella maggioranza delle società che stanno adeguando la loro articolazione dell’orario di lavoro secondo le direttive del CCNL FISE.