Giuseppe De Santis

Itri / In consiglio comunale il sindaco De Santis verifica se ha ancora una maggioranza

Itri Politica

ITRI – Macché gettare la spugna! Il sindaco di Itri, Giuseppe De Santis, abbandonato dagli esponenti del NCD, del polo Agresti e criticato dal PD, accetta la sfida e rilancia. “Se vogliono la mia testa – ha più volte ripetuto da un mese a questa parte – debbono sfiduciarmi e, pertanto, debbono venire allo coperto, mettendoci la faccia in consiglio comunale. Io, essendo stato eletto dagli Itrani, resto al mio posto per un doveroso senso di responsabilità verso la popolazione. Presenterò in consiglio quei provvedimenti che richiedono urgente approvazione per il bene della collettività e vedremo, in quella sede, chi vuole servire il popolo e chi fa demagogia e campagna elettorale!”.

E il primo round di questa nuova sfida è fissato per le ore 11,00 di questa mattina, lunedì 13, allorché il primo cittadino incontrerà i componenti della commissione lavori pubblici e urbanistica (Luca Iudicone, presidente, Raffaele Mancini, Francesco Fargiorgio (da qualche tempo dimissionario), Andrea Di Biase e Mario Petrillo), la conferenza dei capigruppo e tutti gli altri consiglieri.

All’ordine del giorno il Piano Pagnano (zona industriale e artigianale all’altezza dello scalo FS); il regolamento per l’assegnazione delle terre e dei beni sequestrati nel territorio comunale per morosità fiscale o, addirittura, perché appartenenti a persone colluse con associazioni malavitose; il regolamento per favorire chi intende promuovere un’attività nel centro storico alto di Itri, rimasto da tre anni senza un solo riferimento di alcun genere (bottega artigianale, punto ristoro o altro). Ce n’è, insomma, per vagliare la volontà di dare consistenza all’attività amministrativa dell’ultimo anno della consiliatura o per mandare, invece, tutti a casa anzitempo.

Nessuno, finora, si è preso la briga di muovere il primo passo ufficiale nel mettere in piedi una esplicita richiesta di sfiducia al sindaco. L’incontro di questa mattina e il voto in consiglio che dovrà tenersi prima della fine del mese, metteranno fine ai “si dice che cadrà” oppure ai “io penso che resisterà”, punti di vista che da tre mesi a questa parte stanno recitando il De Profundis stanno ipotizzando la sopravvivenza della giunta De Santis.

A parte l’attenzione politica, la notizia dell’incontro ha turbato non poco l’opinione pubblica per l’acquisizione del dato di fatto relativo alla presenza di beni sequestrati. La gente sta chiedendosi, da ieri, giorno in cui si è saputo della riunione, chi sono le persone o i clan privati di tali proprietà. E se, di associazioni malavitose si tratta, a chi fanno capo e quale entità numerica ne caratterizza l’inquietante presenza sul territorio. Domande e apprensioni non da poco, di fronte alle quali la sopravvivenza di una claudicante maggioranza rappresenta roba da niente.

Orazio Ruggieri