ecosuoni 2016 terracina

Terracina / Legambiente ospite per la 6^ edizione della rassegna “Ecosuoni sulla Francigena 2016”

Ambiente Attualità Terracina

TERRACINA – La rassegna Ecosuoni sulla Francigena 2016, giunta alla 6^ edizione e parte del Festival Europeo della Francigena è uno degli eventi culturali e musicali più importanti della provincia di Latina, organizzato e coordinato dal Consorzio Turistico Terracina d’amare e dall’Associazione Culturale Canto di Eea, e propone concerti di musica classica, jazz, etnica e contemporanea, preceduti sempre da brevi incontri e dialoghi sulle principali questioni ambientali e sui percorsi artistici e naturalistici del territorio, insieme a visite guidate e trekking sui sentieri della Via Francigena, e degustazioni di prodotti tipici del territorio.

Venerdì 22 luglio prossimo alle ore 20.45 nello scenario incomparabile della Rava di San Domenico, presso Camposoriano a Terracina, il Coordinatore dell’Osservatorio Nazionale Ambiente e Legalità di Legambiente, Antonio Pergolizzi, terrà un importante seminario dal titolo “Agromafie: un business ghiotto, dal campo al piatto”. La filiera agroalimentare è quella infatti dentro cui si riscontra il maggior numero di infrazioni a opera della criminalità ambientale, dalle truffe per ottenere finanziamenti pubblici, alla piaga sociale del caporalato che sfrutta la manodopera in nero, al trasporto della merce, fino alla vendita dei prodotti sui banchi dei supermercati e al business legato alla ristorazione, passando per la gestione monopolistica di alcuni mercati ortofrutticoli operata dai clan camorristici e mafiosi nel sud e nel centro Italia, come dimostrato nel 2015 dalla maxi-operazione della Dia in Campania, Lazio e Sicilia.

L’Osservatorio Nazionale Ambiente e Legalità di Legambiente svolge sin dal 1994 attività di ricerca, analisi e denuncia sul fenomeno delle ecomafie. Attività che si concretizza nell’elaborazione di dossier e documenti informativi, di proposte politiche, di iniziative pubbliche e campagne di mobilitazione a difesa dell’ambiente e della salute dei cittadini. Ogni anno redige Ecomafia, il Rapporto annuale che raccoglie le storie e i numeri della criminalità ambientale. Il 5 luglio scorso a Roma è stato infatti presentato, presso la Sala Koch di Palazzo Madama, alla presenza del Presidente del Senato e autorevoli esponenti politici, a cura dell’Osservatorio, il Rapporto Ecomafia 2016, che riporta un business dell’ecomafia, per fortuna in calo rispetto all’anno scorso, di ben 19,1 miliardi di euro, con 27.745 reati ambientali accertati, 188 arresti, 24.623 persone denunciate e 7.055 sequestri, 18mila immobili costruiti illegalmente, 47,5 milioni di tonnellate di rifiuti finiti sotto i sigilli, 20.706 reati accertati e 4.214 sequestri nel settore agro-alimentare per un valore complessivo dei sequestri di 586 milioni di euro. Il numero più alto di infrazioni penali è stato riscontrato tra i prodotti ittici con ben 6.299 illegalità accertate. La Campania in testa alla classifica regionale degli illeciti, ma il Lazio è sempre la prima regione del centro Italia mentre la Liguria è la prima del Nord.

Con una consolidata metodologia di lavoro, l’Osservatorio funge da snodo delle informazioni e delle attività delle Forze dell’ordine, della magistratura e di tutte le autorità pubbliche competenti (Direzione Investigativa Antimafia, Direzione Nazionale Antimafia, Ministero dell’Interno, Europol, Eurojust, etc.), delle associazioni ambientaliste e antimafia, di avvocati, di comitati e singoli cittadini impegnati a vario titolo nella lotta all’illegalità. L’ufficio raccoglie anche denunce e segnalazioni provenienti dal territorio attraverso il sistema nazionale di segnalazione, curato da Legambiente, per denunciare casi di illegalità ambientale (Numero dedicato 06.86268372). Parte integrante dell’Osservatorio è il Centro di Azione Giuridica – CEAG, un pool di circa 200 avvocati, organizzato su base regionale, che segue le vicende giudiziarie promosse dall’Associazione sia a livello locale che nazionale e che, oltre a seguire le vertenze promosse da Legambiente, contribuisce all’elaborazione di proposte normative anche per temi non strettamente ambientali come la difesa dei consumatori.

Il Circolo Legambiente di Terracina “Pisco Montano”, fondato e presieduto da Anna Giannetti, presenterà le azioni legali in corso come il ricorso al TAR contro la autorizzazione della Regione Lazio per un mega-impianto di mitilicoltura nei pressi di un Sito marino di Importanza Comunitaria (SIC),il più esteso del Lazio e di grande pregio naturalistico per la presenza di Posidonia Oceanica, curato proprio dal Centro di Azione Giuridica – CEAG di Legambiente Lazio e che sta proseguendo con altre iniziative sul contrasto alle manomissioni della costa e delle spiagge, la prevenzione dell’abbandono illegale dei rifiuti sulle coste, il contrasto all’inquinamento di foci, canali e fiumi,  anche attraverso la recente istituzione di un ufficio territoriale per la raccolta organizzata delle segnalazioni e denunce in coerenza con il sistema nazionale dell’Osservatorio, e introdurrà la nuova referente legale locale e coordinatrice dell’ufficio territoriale per il Circolo di Terracina, Avv. Paola Proietti, Dottore di Ricerca in Diritto Penale ed esperta di “Reati in materia ambientale” presso la cattedra di Diritto Penale della facoltà di Giurisprudenza dell’ Università di Roma Tor Vergata, che opererà su tutto il territorio di Terracina in stretto coordinamento con l’Osservatorio Nazionale e il Centro di Azione Giuridica – CEAG di Legambiente Lazio.