Minturno / Marito e moglie nella stessa lista: il caso di Vanda Anselmi e Francesco Cremona

Città

MINTURNO – Figureranno nella stessa lista “Lavori in corso – Con noi donne” i coniugi Francesco Cremona e Vanda Anselmi, a sostegno del candidato a sindaco Massimo Signore, sfruttando le potenzialità della doppia preferenza di genere alle prossime elezioni comunali di Minturno.

“Lo confesso – dichiara il dott. Cremona – a presentarmi a queste elezioni mi ha convinto si l’invito del coordinatore della lista l’avvocato Massimo Ferrara e la fiducia istintiva nel candidato, l’avvocato Massimo Signore che mi ha voluto quale suo consulente sul problema salute dei cittadini, ma, soprattutto, la richiesta di mia moglie, Vanda Anselmi, già candidata nella lista, che ha rimarcato il fatto che insieme ci occupiamo di volontariato, siamo spesso complementari ed insieme valiamo non solo la somma degli addendi.

Un Sì convinto per questa città di cui sono cittadino benemerito ed a cui devo restituire le emozioni di tanti momenti belli ed anche l’impegno ad incidere sulle ancora tante inefficienze presenti. Cosa porto? Un bagaglio di esperienze, competenze e parte del mio tempo con la speranza che i cittadini non siano ciechi o sordi o tanto assuefatti e stanchi da essere ridotti al silenzio o all’ignavia, peggio, all’asservimento o all’osceno clientelismo.

Ho detto si e vi chiedo un voto in coppia con Vanda Anselmi per traslare nell’amministrazione pubblica l’entusiasmo, la dedizione e la caparbietà proprio del mondo del volontariato a cui appartengo senza escludere le doti di ascolto, la ricerca delle cause e la scelta delle giuste terapie che mi hanno accompagnato e mi accompagnano nella mia professione di medico – chirurgo.

Il nostro programma è presente sulla pagina di FB della lista e quindi mi limito a due argomenti che ritengo inderogabili e più vicini alla mia sensibilità: la Sicurezza e le politiche sociali. La sicurezza va considerata quale risorsa ed è un bene primario per il cittadino; dalla percezione della stessa alle vere esperienze dirette ed indirette di recrudescenza della delinquenza. Cosa fare?

Prevenzione e terapia di pari passo, dall’educazione civica nelle scuole alla lotta a tutte le illegalità. Per le politiche sociali il baratto amministrativo, la banca del tempo, il senato delle frazioni, la presenza con diritto ad intervento di
studenti alle riunioni del consiglio comunale.

Per l’infanzia l’impegno assoluto di non far sentire nessun bambino “diverso”, per i giovani favorire l’accesso alla formazione, al lavoro, ai progetti di famiglia o di unioni civili; per gli anziani favorire l’aggregazione, combattere il senso d’inutilità e l’obiettiva esclusione dal progresso tecnologico che ne aggrava la solitudine.

Basta dover subire la propria esistenza, l’ inarrestabile declino di questa città. Alla base del programma ci sono comunque delle idee che devono trovare spazio di realizzazione, scelte consapevoli che gli elettori devono giudicare, giuste competenze, visioni ‘privilegiate’ dei problemi. Spesso si critica, ci si lamenta si chiede un cambiamento. Smettiamola di chiederlo, lo si attui con la grande forza del voto ed impegnandosi per Minturno 365 giorni”.