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Minturno / Striscioni elettorali, scoppia la polemica

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MINTURNO – Scoppia la polemica sugli striscioni, che puntualmente ad ogni tornata elettorale si ripropone. Già in passato, infatti, gli striscioni elettorali a sostegno di candidati a sindaco sono apparsi, scatenando un vespaio di polemiche. Nel 2010, per esempio, gli allora candidati Aristide Galasso ed Enzo Forte inviarono un esposto direttamente alla Prefettura di Latina contro gli striscioni affissi sulla Via Appia di Scauri dal sindaco Pino Sardelli, che poi vennero rimossi. Anche alle scorse amministrative ne apparvero diversi e, dopo alcuni esposti al Comune di Minturno, vennero tolti. Non fanno, quindi, eccezione nemmeno queste elezioni comunali.

A porre l’argomento sul tavolo è stato il candidato a sindaco Gerardo Stefanelli che lo scorso 6 aprile ha inviato una lettera al comandante della polizia locale Gian Matteo D’Acunto e al commissario prefettizio Bruno Strati, con la quale ha richiesto la verifica sulla regolarità delle installazioni pubblicitarie e chiarimenti in ordine alla disciplina di propaganda elettorale.

Gerardo Stefanelli
Gerardo Stefanelli

“Sono a richiamare l’attenzione – scrive Stefanelli – sul fenomeno dell’apposizione abusiva di striscioni e insegne pubblicitarie in diverse zone del territorio comunale in violazione delle norme di legge che regolano tale settore. Risulta infatti allo scrivente che qualsivoglia struttura destinata ad ospitare materiale pubblicitario debba essere installata previa autorizzazione dei competenti uffici comunali (nei limiti e alle condizioni previste dalla legge e in particolare dal codice della strada) e comporta il pagamento di una tassa comunale commisurata al tipo di struttura e alla grandezza della stessa (variabile a seconda dei regolamenti comunali). Tale prescrizione vale anche per la pubblicità elettorale, la quale viene sottoposta alla lex specialis della par condicio politica, solo e soltanto, per un lasso di tempo determinato in prossimità della competizione elettorale (dai 45 o 30 giorni antecedenti fino alla data di svolgimento della tornata elettorale), mentre per il restante periodo è equiparata a qualsiasi altra forma di pubblicità e come tale consentita senza limitazioni di quantità all’interno però degli spazi a ciò legalmente destinati. Le chiedo quindi di verificare se le strutture pubblicitarie (fisse o amovibili) presenti sul territorio comunale siano provviste delle necessarie autorizzazioni e Le chiedo inoltre di porre particolare attenzione a quegli striscioni pubblicitari apposti sui balconi privati in prossimità di strade comunali e, in quanto tali, sottoposti a particolari limitazioni dal codice della strada, a tutela della sicurezza della circolazione. In vista della tornata amministrativa e della conseguente applicazione della legge sulla par condicio elettorale, sono a chiederLe di farsi specificare preventivamente dai competenti uffici della Prefettura di Latina se sia possibile ubicare una sede elettorale (come tale utilizzabile per esporre materiale pubblicitario in deroga alla par condicio) anche in locali notoriamente e stabilmente adibiti a civile abitazione o destinati a sede di attività professionale”.

Sull’argomento è intervenuto il candidato a sindaco Massimo Signore, che ha reso noto di essere stato convocato dai vigili urbani per dei chiarimenti in merito agli striscioni affissi su alcune abitazioni nel territorio di Minturno.

presentazione massimo signore (2)
Massimo Signore

“Qualche persona – ha precisato Signore – ha perso una grande opportunità per non parlare. Questo perché tra persone perbene basta alzare il telefono, parlarsi e chiarirsi. Questo è il nostro modo di fare politica. Uno dei nostri punti forti è il principio di legalità. Prima di esporre gli striscioni nelle nostre sedi elettorali è stato costituito un comitato elettorale denominato ‘Signore Sindaco’, registrato all’Agenzia delle Entrate, che ha un proprio codice fiscale e ha acquisito delle sedi per lo svolgimento delle proprie riunioni elettorali. I comitati elettorali sono equiparati dalla legge a tutti gli effetti ai partiti politici e la sede elettorale corrisponde alla sede del partito politico. La normativa di riferimento prevede che i comitati elettorali – che ricordiamo sono associazioni senza scopo di lucro – hanno il diritto di poter affiggere un’insegna sotto forma di striscione in tutti i locali dove si svolgono le riunioni elettorali. Il presidente del comitato elettorale ‘Signore Sindaco’ dopo aver effettuato la registrazione del comitato ha inviato una comunicazione a tutte le autorità di competenza: alla Prefettura, alla Questura, al Comune di Minturno, ai carabinieri di Minturno e di Scauri, notificando le sedi elettorali del comitato. Va da sé che ogni polemica in merito all’eventuale affissione di striscioni, che impropriamente vengono qualificati come pubblicità quando di pubblicitario non hanno nulla, perché la normativa di riferimento parla in maniera chiara dell’insegna del comitato elettorale che assolutamente non è un’insegna pubblicitaria. In questa situazione generale sarebbe stato più opportuno evitare di fare delle polemiche sterili e cercare invece di pensare a fare una campagna elettorale basata sull’idea di fare politica, sulle idee che vengono circoscritte nel programma elettorale di ciascun candidato, perché altrimenti in questo modo si sollevano dei polveroni inutili e sterili che sembrano soltanto essere un segnale di provare a combattere e a discutere in maniera inappropriata delle candidature, delle idee e dei programmi. La nuova politica che dovrà caratterizzare Minturno con il contributo di tutti i cittadini, non deve scivolare sugli errori che sono stati commessi in passato. Rinnovo l’invito a tutti i cittadini, a tutte le forze sociali, a tutte le forze politiche, di mantenere un profilo moderato durante lo svolgimento della campagna elettorale in quanto soltanto in questo modo riusciremo a trasmettere il nostro modo di fare politica, le nostre idee chiare, quelli che sono gli obiettivi del nostro programma. Soltanto in questo modo potremo portare i cittadini ad esprimere il loro consenso nella maniera più giusta possibile”.

Gli agenti della polizia locale stanno effettuando dei sopralluoghi per identificare quanti striscioni e di proprietà di quali candidati a sindaco sono stati appesi sui balconi delle abitazioni di tutto il territorio e dovranno stabilire se siano abusivi oppure regolari.

Giuseppe Mallozzi