Formia / Villa di Acquatraversa, Rifondazione Comunista: “Sia gestita dal Comune”

Fondi Politica

FORMIA – Il circolo “Enzo Simeone” del partito della Rifondazione Comunista di Formia interviene nuovamente sulla situazione della villa di Acquatraversa.

“Più volte ci siamo occupati – senza ricevere ascolto alcuno se non dalla stampa – della villa di Acquatraversa – si legge in una nota – e proprio per questo riteniamo doveroso occuparcene nuovamente, anche per sgombrare il campo – ancora una volta -dalle nubi minacciose che pare ritornino ad addensarsi su di essa, soprattutto in vista della scadenza della convenzione che il comune di Formia ha stipulato con l’associazione “Emmanuel Duemila Onlus”.
E’ necessario però fare qualche passo indietro perché anche i lettori più distratti capiscano di cosa stiamo scrivendo.
Nella città di Formia è ubicato – in località Acquatraversa – un immobile/fabbricato su di un lotto di terreno di mq. 2333, composto di due piani fuori terra ed un piano interrato per una superficie lorda di 870 (censito al N.C.E.U. di Formia al Foglio 15 di Formia, particella 292, sub 1,2,3,4,5,6). E’ inoltre dotato di giardino, di una piscina e di accesso al mare.

L’immobile venne sequestrato alcuni anni prima all’ex vice sindaco Nicola Di Muro di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) e poi assegnato al comune di Formia con Con Decreto di trasferimento del Ministero delle Finanze – Direzione Centrale del Demanio – del 3.8.2000 n. 53578.

Con Delibera della Giunta Comunale n. 365 del 24.10.2002 l’Amministrazione comune ha recepito la destinazione dell’immobile in parola quale centro polivalente per disabili, con attività diurna e comunità alloggio, da realizzare in collaborazione con il volontariato qualificato di importanza almeno regionale. Con successiva Deliberazione della Giunta Comunale n. 212 del 31.10.2003, veniva recepita la destinazione d’uso sempre a carattere sociale, con la possibilità di utilizzo dell’immobile a favore delle fasce più deboli e svantaggiate, quali soggetti diversamente a-bili, ragazze madri, persone affette da autismo, realizzando pertanto nell’immobile stesso un centro di accoglienza ed integrazione per tali categorie più svantaggiate. In data 0508/2004 con nota prot. 27782 l’Agenzia del Demanio – Direzione Centrale di Roma – Sezione Beni Confiscati ha approvato la variazione della destinazione dell’immobile quale “centro di accoglienza ed integrazione per le categorie più svantaggiate”.

Con Deliberazione della Giunta Comunale n. 120 dell’1.5.2004 è stato approvato il progetto esecutivo relativo ai lavori di adeguamento dell’immobile in parola, con conseguente mandato per l’affidamento dei lavori a seguito di espletamento di gara d’appalto.

L’associazione “Emmanuel Duemila Onlus” con sede allora in Formia – Via del Castello n. 5, nella persona del presidente Don Vittorio VALERIO, presentava richiesta in data 13.10.2003 prot. 29979, manifestando con essa la propria disponibilità a gestire la struttura in parola a mezzo di comodato d’uso gratuito con finalità sociali e in conformità alla destinazione d’uso fissata per detto immobile. La stessa faceva seguito alle precedenti istanze presentate in data 8 novembre 2001 prot. 34457 e in data 8 agosto 2003 prot. 23566.

Nel 2004 l’allora sindaco del comune di Formia, nonché attuale, con delibera di giunta n°301/2014, avente per oggetto “l’assegnazione in comodato d’uso gratuito alla Comunità per l’utilizzo di un immobile in località Acquatraversa sequestrato alla camorra e trasferito in proprietà al Comune di Formia”, concedeva – per un periodo di 9 anni – all’Associazione Emmanuel Duemila Onlus di Formia, fondata e guidata da don Vittorio Valerio ed espressione diretta della Comunità Emmanuel – Fraternità dell’Incarnazione. Nel 2007, con delibera di giunta comunale (di cui non abbiamo gli estremi), la concessione dell’immobile veniva poi prorogato fino al 2016.

La struttura avrebbe dovuto ospitare: centro per soggetti disabili a carattere residenziale e con attività diurna; centro di accoglienza di bambini e minori disabili con attività diurna; percorsi di formazione ed approccio artistico per soggetti disabili; punto di incontro per persone affette da autismo; progetto “Una mano amica” per soggetti sordomuti; progetto “giovani per un mondo unito”; colonia estiva diurna per soggetti diversamente abili”; compatibilmente con l’attività di accoglienza permanente avviata nella struttura, iniziative di sostegno ad attività estive diurne a favore di ragazzi e ragazze in gemellaggio (già sottoscritti o da intraprendere) con paesi europei ed extracomunitari; collaborazione per soggiorni estivi con bambini e giovani portatori di ritardi evolutivi, intellettivi, handicaps motori e malattie gravi; progetto di formazione umana dei figli di immigrati che vivono del territorio comunale, finalizzata alla loro socializzazione ed integrazione.

Abbiamo più volte denunciato la mancata attivazione di tali servizi. Nell’Ottobre 2014 anche l’ufficio Urbanistica, Edilizia e Patrimonio del comune di Formia si accorge che qualcosa non va ed invia una nota ufficiale all’associazione Emmanuel Duemila Onlus, all’attuale sindaco Sandro Bartolomeo e al presidente della Commissione Beni Confiscati Giuseppe Bortone, nella quale precisava che il Comune di Formia aveva avviato il procedimento amministrativo per la revoca del contratto di comodato che affidava la villa di Acquatraversa all’associazione Emmanuel Duemila Onlus». Le motivazione della revoca sono nelle numerose inadempienze da parte del comodatario in ordine al perseguimento del fine sociale stabilito.

Non sappiamo però se l’atto di revoca – annunciato con la news pubblicata in data Venerdì 31 Ottobre 2014 – sia stato mai formalizzato. D’altronde non vi è stato nessun atto ufficiale pubblicato sull’albo pretorio online che confermi l’avvenuta revoca. Siamo giunti ormai alla naturale scadenza della concessione e da parte dell’attuale amministrazione comunale non è stata ancora annunciata la nuova destinazione. Non vorremo ritrovarci di nuovo nella stessa situazione.

Per questo – conclude la nota – chiediamo ufficialmente di conoscere quali sono le intenzioni dell’attuale amministrazione non solo a proposito della villa di Acquatraversa ma di tutti i beni sequestrati alla criminalità organizzata. La nostra proposta è nota: la villa sia gestita direttamente dal comune”.