Fondi / Petizione sull’Ospedale “San Giovanni Di Dio”, tutti i consiglieri di Forza Italia da Zingaretti

Giuseppe Simeone
Giuseppe Simeone

FONDI – “Lunedì 13 aprile, alle 12, insieme a tutti i consiglieri regionali di Forza Italia, sarò al fianco dei sindaci di Fondi, Sperlonga, Campodimele e Monte San Biagio per consegnare al presidente Zingaretti la petizione sottoscritta da migliaia di cittadini con la richiesta di rivedere l’atto aziendale della Asl di Latina relativamente all’Ospedale ‘San Giovanni di Dio’ di Fondi. Saremo, con il capogruppo Aurigemma e tutti gli altri colleghi, al fianco del sindaco De Meo in rappresentanza di tutti i cittadini che si sono visti negare ogni possibilità di ascolto e confronto su temi importanti come quelli della salute e della sanità”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone.

“Ci saremo – prosegue l’esponente del centrodestra – per ribadire, ancora una volta, che Zingaretti deve uscire fuori dall’ampolla ovattata in cui si è rinchiuso dedicandosi all’immaginazione e rigettando ogni contatto con la realtà che si vive nei nostri ospedali lasciati alla dedizione e alla professionalità di medici e infermieri ma privi di servizi. Tutti passaggi che, come dimostrano anche le dichiarazioni della FP Cisl, non sono stati oggetto di confronto con le parti sociali, le associazioni, i medici, gli infermieri che avrebbero potuto dare un contributo importante e positivo nella fase di redazione degli atti aziendali e che invece sono stati lasciati all’angolo, privati della loro voce. L’ospedale di Fondi è l’esempio di una politica fatta a tavolino e di una riorganizzazione che non tiene conto delle caratteristiche del nostro territorio.

Salvatore De Meo
Salvatore De Meo

E’ il simbolo della presa in giro che Caporossi e Zingaretti hanno imbastito a danno dei cittadini, relegando i principali interventi per migliorare l’assistenza sanitaria, consolidare le eccellenze e valorizzare gli ospedali nel libro dei sogni che a loro piace chiamare piano strategico. Impoverire e penalizzare il presidio Centro significa amputare l’assistenza sanitaria in tutta la provincia di Latina e privare 600 mila abitanti, che in estate superano il milione di unità, di riferimenti certi per l’assistenza. Il nostro territorio, e tutta la Regione Lazio, stanno pagando un prezzo troppo alto per l’arroganza e l’incompetenza di Zingaretti e Caporossi che, chiusi nelle loro stanze dorate lontani dalla vita reale, hanno fatto scelte che peseranno solo sulle spalle dei pazienti. Eppure, basterebbe pochissimo per comprendere la distanza abissale che divide la sommaria idea che Zingaretti ha del servizio sanitario pontino con quanto riscontrano i pazienti ogni giorno.

Liste di attesa che anziché essere eliminate si sono allungate, operazioni che vengono cancellate, sale operatorie che lavorano a singhiozzo, servizi come cardiologia ed emodinamica a Formia che esistono solo sulla carta perché privi di personale, pronto soccorso allo sbando, ambulanze ferme per il blocco delle barelle, un Dea di II livello che doveva diventare realtà a giugno 2015 e che è stato rimandato a data da destinarsi dallo stesso Caporossi. Questo significa che tutte quelle pagine e quelle parole sono solo l’ennesima alchimia per incantare i cittadini e non per risolvere i problemi.

Invitiamo nuovamente Zingaretti a dedicare alcuni minuti del suo preziosissimo tempo dedicato ad inaugurazioni e conferenze stampa, per venire con noi tra i cittadini, a visitare le corsie degli ospedali, a stare cinque minuti in un pronto soccorso degli ospedali di Latina e provincia. Magari come San Tommaso inizierebbe a credere che quanto stiamo dicendo ogni giorno da due anni a questa parte non è frutto di follia ma figlio di un timore concreto. Zingaretti in questi mesi ci ha messo di fronte ad una grande abbuffata di annunci e slogan.

Ora, siamo sazi. La stessa trasparenza di cui tanto parla non esiste e non c’è stata nella redazione di atti aziendali che sono stati redatti nel sottobosco della politica. Zingaretti lunedì accetti il confronto, parli con i sindaci del Comprensorio Centro di Fondi delle ripercussioni che la depenalizzazione che stanno mettendo in atto porterà, dimostri di essere capace di dire, guardando negli occhi gli amministratori, se ha intenzione di fare davvero qualcosa di positivo o preferisce continuare ad immaginare quello che non c’è.

Questo clima da segreto di Stato custodito a spese dei cittadini deve essere abbandonato definitivamente, per aprire una discussione serena mettendo al centro non la calcolatrice, ma il diritto alla salute e alla cura che i nostri cittadini meritano”.

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