Minturno / Piano di zonizzazione acustica, Tomao: “Priorità per la prossima amministrazione”

Minturno Politica

MINTURNO – “Il piano di zonizzazione acustica è una priorità per la prossima amministrazione comunale che dovrà approvarlo prima della primavera 2017. Un tema sul quale mi sono battuto in consiglio comunale, sollecitando più volte le commissioni ambiente e commercio e il sindaco Graziano ma purtroppo sono rimasto inascoltato”. Lo dichiara l’ex consigliere comunale di Minturno, Giuseppe Tomao, che come l’amico consigliere di Formia Gennaro Ciaramella – entrambi giovani consiglieri alle prese con possibilità e realtà dedicate ai giovani per il rilancio del territorio – pone l’attenzione sul piano di zonizzazione acustica, al quale l’amministrazione Bartolomeo sta lavorando proprio in questi giorni per portarlo al più presto in consiglio comunale per l’approvazione.

“Da un primo studio delle aree a ridosso della zona costiera di Scauri e Marina di Minturno – spiega Tomao – non avremo molto margine di manovra ma dovremo sfruttare al massimo ciò che ci concede la legge. Ricordo che è obbligatorio per i Comuni munirsi di un piano di zonizzazione acustica. Nel 2014 il Comune di Minturno è stato anche sanzionato dalla Regione Lazio proprio perché sprovvisto di tale strumento, tra l’altro facendosi sfuggire la possibilità di partecipare ad un bando regionale che avrebbe coperto il 60% dei costi a fondo perduto.

Il piano di zonizzazione acustica definisce un limite alla rumorosità ambientale prima che un limite a tutela del disturbato. Infatti, i limiti più elevati sono quelli previsti per le aree a più intensa antropizzazione (aree commerciali, artigianali e produttive), ossia aree in cui i livelli di rumorosità sono già di per sé elevati.

E’ un passaggio fondamentale anche e soprattutto per avere regole certe. Negli ultimi anni è stato un tasto dolente per quanti, imprenditori commerciali e operatori turistici, volevano organizzare eventi musicali e di ogni altra natura. È inaccettabile il lassismo amministrativo che c’è stato negli scorsi anni, soprattutto in considerazione del fatto che molti imprenditori e operatori turistici, nonché associazioni locali, hanno dato chiari segnali di volontà per risollevare l’economia locale nel periodo primaverile ed estivo. Grazie a tali iniziative abbiamo visto giungere centinaia di giovani provenienti dai Comuni e dalle province limitrofe sul nostro territorio costiero. Gli organizzatori e gli imprenditori non chiedono nient’altro che regole certe e linee guida da seguire. L’unica nota stonata era proprio l’assenza del piano di zonizzazione acustica e ovviamente la poca disponibilità dell’amministrazione di entrare in sinergia con chi stava cercando di dare slancio alla propria attività e al proprio paese.

È inutile ribadire che siamo un paese a vocazione turistica, ma dobbiamo porre le basi per diventarlo davvero. L’incertezza e l’assenza delle regole frena gli investimenti degli imprenditori con la conseguente perdita di competitività delle nostre strutture e della nostra città. Bisogna incentivare, stimolare ed aiutare quanti investono per migliorare i servizi offerti e la qualità dell’attività svolta.

Ovviamente non faccio riferimento esclusivamente alle movide, che hanno portato tantissimi giovani sul nostro lungomare, ma a tutte le attività ricreative che necessitano il più delle volte dell’autorizzazione in deroga ai limiti di rumorosità come previsto dalla normativa regionale.

Il nuovo organo esecutivo dovrà collaborare necessariamente con le associazioni di categoria, con gli operatori commerciali e turisti nonché con le tante associazioni locali al fine di trovare le migliori soluzioni per rilanciare il territorio con una ‘politica del fare’, smussando le gelosie e mettendo tutti sullo stesso piano.

Negli ultimi anni – conclude Tomao – c’è stata la disperata ricerca del problema in ogni cosa e in ogni attività proposta, un muro divisorio e poco dialogo: ora basta, è il tempo di trovare la giusta soluzione e il giusto metodo per far sì che le proposte e le iniziative si realizzino. Si deve giocare nella stessa squadra, percorrere la stessa via e mettere da parte pregiudizi e colori politici, chiunque vinca”.