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Itri / Nel Convento dei Passionisti nuova statua di San Gabriele dell’Addolorata

Attualità Itri

ITRI – A tempo di record, è giunta questa mattina, martedì 9 febbraio 2016, direttamente dal Santuario di San Gabriele dell’Addolorata, all’Isola del Gran Sasso d’Italia, la nuova bellissima ed artistica statua di San Gabriele, in vetroresina, alta un metro e 30 centimetri.

Per diretto interessamento di padre Emiddio Petringa, superiore-rettore del Santuario della Civita, in due giorni la statua è stata portata al Convento dei Passionisti di Itri, dove dal 24 al 27 febbraio 2016, si svolgerà il triduo e la festa in onore del santo compatrono della gioventù italiana e patrono principale dell’Abbruzzo. Triduo che sarà predicato da padre Cherubino De Feo, in coincidenza del suo 80° compleanno.

Ad accogliere la nuova statua (il convento ne era sprovvisto), questa mattina a mezzogiorno esatto, è stata la comunità passionista del Santuario della Civita che cura il convento cittadino. Padre Antonio Rungi, come vice-superiore, in primis, padre Cherubino De Feo e padre Mario Corvino assicurano il servizio quotidiano e festivo al convento, ubicato in Via San Paolo della Croce. La nuova statua sarà benedetta, domenica prossima, 14 febbraio, alle ore 8.00, all’inizio della santa messa festiva della prima domenica di Quaresima. “Con san Gabriele dell’Addolorata –ha detto padre Antonio Rungi – vogliamo camminare incontro alla Pasqua di quest’anno giubilare della misericordia e proseguire il cammino spirituale ed apostolico che già stiamo facendo, come religiosi passionisti, sia al santuario della Civita che qui al Convento in questo anno giubilare.

La presenza di tantissimi fedeli al Santuario della Civita e al Convento dei Passionisti ci spinge nella direzione di potenziare tutti gli strumenti per far innamorare di Gesù Crocifisso e della Beata Vergine Maria, sull’esempio di San Gabriele dell’Addolorata, tutti i devoti che frequentano i luoghi di culto curati dai noi passionisti qui a Itri. Il tempo più favore è proprio la Quaresima che è il tempo della predicazione per noi passionisti, è tempo di conversione, è tempo di penitenza e carità; per cui sull’esempio di San Gabriele vogliamo sentire maggiormente il peso e la responsabilità di essere missionari della misericordia, alla scuola di San Paolo della Croce, che ha vissuto per un breve periodo in questa terra, dal febbraio al settembre del 1726, quasi 300 anni fa, proprio durante il periodo di Quaresima e Pasqua, ritirandosi da eremita, insieme al fratello Giovanni Battista, sul santuario della Civita, prima di iniziare la grande avventura di dar vita alla Congregazione della Passione di Gesù Cristo, di cui San Gabriele dell’Addolorata è il santo passionista più conosciuto e venerato al mondo.

Con Gabriele –ha concluso padre Rungi – vogliamo vivere l’anno della misericordia con la gioia nel cuore, con il sorriso sulle labbra e con la pace interiore, frutto di una sincera conversione al Signore. E permettetemi di esprimere un sincero e vivo ringraziamento ai nostri collaboratori del Convento dei Passionisti Sora, dove grande e sentita è la devozione a san Gabriele dell’Addolorata, che sono andati personalmente a prender la statua di San Gabriele, ad Isola del Gran Sasso, statua acquistata con i risparmi della Comunità passionista del Santuario della Civita-Itri.

E, infine, un grazie anticipato a quanti parteciperanno al triduo e alla festa in onore di san Gabriele nel nostro Convento di Itri, dal 24 al 27 febbraio, in particolare ad Antonio Lebone che predisporrà il tosello nella nostra Chiesa per mettere in giusta evidenza la statua di san Gabriele, in modo che i fedeli possano pregare nei prossimi giorni e soprattutto prima e durante il giorno della festa del grande santo passionista che a Itri ha tantissimi devoti. Alla statua sarà associata una reliquia autentica di san Gabriele conservata gelosamente dai passionisti di Itri e che verrà esposta alla venerazione dei fedeli durante il triduo e la festa in onore del giovane santo passionista, morto il 27 febbraio 1862, ad appena 24 anni, di cui solo 6 vissuti in convento”.