Itri / I Testimoni di Geova commemorano la morte di Gesù Cristo nella Sala Consiliare

Attualità Itri

ITRI – Confermando la straordinaria vitalità della comunità operante a Itri, i Testimoni di Geova commemoreranno la morte di Cristo venerdi 3 aprile presso la Sala Consiliare del municipio. “Si tratta – sottolinea Domenico Balistreri, da anni ministro del culto della sempre crescente presenza di questa realtà a Itri e nel sud pontino – della più importante celebrazione di questa confessione cristiana, che trae origine dal comando che diede Gesù stesso agli apostoli durante l’ultima cena “Continuate a fare questo in ricordo di me“.

Testimoni di Geova cerimonia pasqualeOgni anno la Commemorazione della morte di Gesù viene da noi celebrata nel giorno in cui, secondo la tradizione, morì il Figlio di Dio, corrispondente al 14 nisan del calendario ebraico. In Italia, lo scorso anno hanno assistito alla celebrazione 487.000 persone, tra testimoni di Geova e simpatizzanti. A livello mondiale sono stati oltre 20.000.000 coloro che si sono radunati per l’evento nelle 136mila comunità presenti in 239 paesi.

Come avviene in tutti gli incontri dei Testimoni, l’ingresso è libero e non si fanno collette. La celebrazione avrà inizio con un canto e una breve preghiera, dopodiché il ministro di culto pronuncerà un discorso per chiarire le ragioni per cui Geova Dio mandò Suo Figlio sulla terra a morire per tutta l’umanità, illustrando i benefici che tutti i presenti possono ricevere esercitando fede nel sacrificio di Gesù. Come fece Gesù durante l’ultima cena, durante il discorso saranno passati fra i presenti pane non lievitato e vino rosso, che per i testimoni di Geova simboleggiano rispettivamente il corpo e il sangue di Gesù. Infine, un altro canto e una preghiera concluderanno la cerimonia, che durerà complessivamente circa un’ora. “A Itri – conclude Balistreri – la ricorrenza, che fa registrare una presenza annualmente crescente di Testimoni, si celebrerà alle ore 19,30 nella Sala Consiliare del Comune di Itri, in Piazza Umberto I”.