Minturno / Elezioni, la satira corre sul web con vignette ironiche

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MINTURNO – Girano da un po’ su WhatsApp. Solo tre vignette satiriche al momento, di cui non è nota la paternità, che ritraggono alcuni politici locali che si apprestano a sfidarsi nella prossima campagna elettorale.

satira politica minturno del balzoLa prima a circolare è stata quella che ritrae l’ex consigliere regionale Romolo Del Balzo in un quadro rinascimentale che impersona il Padreterno. Attorno a lui alcuni “angeli” conosciuti: in alto a sinistra gli ex consiglieri Domenico Riccardelli e Massimo Ferrara, più giù Modesto Forte, coordinatore della lista “Idee e Legalità”, e a seguire l’ex consigliere Elena Conte e l’ex assessore ai lavori pubblici Fabio Saltarelli. In alto a destra, solitario l’ex consigliere Filippo Corrente, e a seguire l’ex assessore Massimo Moni e infine il candidato a sindaco Massimo Signore, che sembra sussurrare qualcosa all’orecchio dell’ex consigliere e capogruppo del Nuovo Centrodestra Mario Ruberto. Chiaro l’intento satirico di far emergere un Del Balzo che muoverebbe i fili della coalizione a sostegno dell’Avv. Signore.

satira politica minturno stefanelliAltre due vignette satiriche, invece, hanno per protagonista il candidato a sindaco del centrosinistra Gerardo Stefanelli. Nella prima è stata ripresa una famosa scena del “Giudizio Universale” di Michelangelo, presente nella Cappella Sistina: Stefanelli ha in mano una lampadina che illumina una Minturno completamente al buio. Un modo per sbeffeggiare lo slogan della sua campagna elettorale: “Illuminiamo la città”.

satira politica minturno stefanelli2Sempre su questo ritornello, insiste anche la seconda vignetta. Questa volta Stefanelli è raffigurato come un super-eroe, ovvero la Torcia Umana dei Fantastici 4, che per illuminare Minturno brucia addirittura la città, quasi fosse un novello Nerone.

Di sicuro nelle prossime settimane tali vignette satiriche si moltiplicheranno, a mano a mano che i vari candidati a sindaco produrranno il proprio materiale elettorale, anche grazie alla facilità con la quale si possono condividere sui social network.

Giuseppe Mallozzi

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