Lazio, carceri in sovraffollamento: è allarme

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Continua ad aumentare il sovraffollamento dei detenuti presenti nei 14 istituti della Regione Lazio, attualmente vi sono attualmente presenti 5.774 rispetto ai 5.729 detenuti del 31 ottobre c.a.

Secondo la capienza regolamentare le donne dovrebbero essere 323 mentre il dato è pari a 367, un sovraffollamento pari a più 44 unità, mentre quella degli uomini dovrebbe essere 4.950 mentre il dato è pari a 5.377 , un sovraffollamento pari a più 427 unità.

Da segnalare che nel Lazio risultano tra i detenuti presenti ben 2.542 detenuti stranieri. Gli istituti che soffrono il sovraffollamento risultano essere secondo la capienza regolamentare i seguenti : CC Cassino (+ 36 ) , CC Frosinone (+65), CC LATINA ( + 66) , NC Civitavecchia( +118), CCF Rebibbia ( + 46), NC Rebibbia ( +191), CC Regina Coeli ( + 266), Velletri ( +122) .

Da segnalare che gli istituti dove la presenza di detenuti stranieri maggiormente è presente sono : CC Cassino (102), NC Rieti (179), NC CC Civitavecchia (312) , CCF Rebibbia ( 167), CC Regina Coeli ( 532), Velleltri ( 233) e Viterbo NC ( 229).

Dai dati sopra indicati si comprende bene come la realtà degli Istituti Penitenziari non risulta migliorata rispetto al passato cosi anche come le condizioni detentiva dei detenuti ristretti. Per la Fns Cisl Lazio occorrono interventi mirati per rendere una detenzione più umana rispetto al passato poiché quanto fatto sino ad ora risulta essere solo una soluzione temporanea non risolutiva della problematica.

Purtroppo non va meglio per il personale di Polizia Penitenziaria dove le condizioni delle caserme agenti non risultano confacenti alle più elementari norme di sicurezza e dove l’amministrazione Penitenziaria chiede anche il canone pagamento delle stesse, ultimo caso quello di Regina Coeli, dove anche in questo caso le camere risultano non sono idonee.

Per la Fns Cisl Lazio occorrono maggiori risorse economiche per il benessere del personale del Corpo di Polizia Penitenziaria che con senso di abnegazione svolge egregiamente il proprio compito istituzionale.