Giovanni Agresti

Gaeta / Ipab SS. Annunziata, decaduto il commissario Giovanni Agresti per incompatibilità

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GAETA – Decaduto il commissario dell’Ipab SS. Annunziata. L’Autorità Nazionale Anticorruzione ha svolto accertamenti sul commissario Giovanni Agresti, nominato a febbraio scorso dal Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, scoprendo che era incompatibile. Infatti, tre mesi prima lo stesso Zingaretti aveva firmato un decreto che lo citava come responsabile di strutture private.

Per l’Anac quell’incarico è incompatibile con le sue funzioni di legale rappresentante di una società che gestisce due cliniche private, accreditate con la Regione. Una svista del Governatore che determinato cinque mesi di rimborso spese per Agresti, quando non avrebbe dovuto percepirli.

Nei giorni scorsi il presidente della Regione Lazio è stato quindi costretto a disporre la nullità del decreto perché è venuto fuori che Agresti “in contrasto con quanto affermato nella dichiarazione sostitutiva del 4 febbraio 2014, risulta essere socio nonché legale rappresentante della società GESTI-VAR, che gestisce due cliniche private autorizzate, accreditate e operanti in convenzione con la Regione Lazio”.

Un ruolo che, però, sarebbe dovuto balzare alla mente di Zingaretti, visto che solo tre mesi prima, 17 novembre 2014, aveva firmato il provvedimento per l’accreditamento del presidio sanitario Borgo San Tommaso’, gestito proprio dalla società amministrata da Giovanni Agresti.

Agresti era stato investito del compito di risanatore delle attività della struttura che controlla le istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza, da cui l’acronimo IPAB, di quattro comuni: l’Ipab Casa di Riposo “Curzio Salvini” di Terracina, l’Ipab Asilo Giardino d’Infanzia “Coniugi Capponi Palombi” di S. Felice Circeo, l’Ipab Asilo Infantile “Umberto I” di Formia, l’Ipab “Stabilimento SS.Annunziata ed Annessi” di Gaeta. L’Ipab gestisce anche il Teatro Remigio Paone di Formia. Il funzionario avrebbe dovuto svolgere il ruolo di commissario straordinario regionale per sei mesi.

Ora l’Ipab è senza una guida, in attesa di un nuovo conferimento.