Gaeta / Lavori in via Buonomo, l’attacco del Movimento Progressista

Gaeta Politica
GAETA – “Ormai la misura è colma, la città è completamente allo sbando ed i nostri amministratori continuano nella loro insipienza ed incapacità a procurare danni irreversibili ed estremamente costosi. Chiediamo le dimissioni del Sindaco e di tutta l’amministrazione comunale, che speriamo si sia resa conto di non essere adatta a governare Gaeta. Non possono continuare a distruggere la città, non possono fare lavori inutili, dannosi, che hanno ripercussioni negative sul turismo, sul commercio, sulla vita quotidiana. L’ultimo in ordine di tempo è l’obbrobrio di Via Buonomo, i cui lavori appena terminati hanno dovuto essere ripresi più volte per gli evidenti errori progettuali e di messa in opera“. Lo dichiara il Movimento Progressista di Gaeta.
“Nonostante l’evidenza di lavori fatti male e con le pendenze al contrario – continua la nota – e nonostante i continui inviti da parte dei commercianti e degli abitanti di quel tratto di Via Buonomo, preoccupati dal blocco di tutta la zona nel periodo di massima attività e dubbiosi sulla reale efficacia e qualità dell’intervento, la smania dell’amministrazione comunale di apparire operativa per cambiare la città sta provocando danni ingenti ed irreparabili, fino alla chiusura di negozi, bar e ristoranti nella settimana cruciale di Ferragosto.
Purtroppo sono gli ultimi di una serie di sprechi che bloccano la città e la stanno rendendo più brutta e meno fruibile. Ma è dall’inizio del mandato che questo sindaco e la sua giunta si stanno caratterizzando per lavori inutili e costosi, fatti nei periodi peggiori dell’anno, che necessitano di continue riparazioni e manutenzioni, come nel caso della rotonda a Piazza della Libertà, dove mancano anche le cose più elementari come le rampe d’accesso sui marciapiedi. Accanto a questo c’è anche l’incapacità a gestire il quotidiano, come si può vedere dall’immondizia che dilaga in ogni strada, piazza, vicolo; così come la gestione del traffico e della viabilità, che versano nella più completa anarchia per mancanza di indirizzi ben definiti da parte degli organi politici.
Basterebbe che sindaco, assessori, consiglieri comunali e delegati facessero un giro per la città per verificare lo stato di degrado totale. Addirittura anche il verde pubblico, che pesa fortemente sulle tasse che i cittadini pagano, è diventato giallo e secco, a Piazza Trieste, nelle varie aiuole e giardinetti, persino le piante fuori il Comune sono secche e ingiallite, e le palme di Via Venezia si sono afflosciate diventando anche un pericolo per chi cammina su quella strada. Peccato che per rendersi conto dei guasti che stanno infliggendo alla città non possono usare i bus elettrici o il city sightseeing, il bus turistico sbandierato l’anno scorso come novità assoluta, costato, come tante altre spese folli, diverse migliaia di euro e ovviamente sparito.
La tanto pubblicizzata bandiera blu si sta progressivamente colorando di nero, sia perchè le notizie più significative che riguardano Gaeta sono appunto di cronaca nera, e in alcuni casi gettano dubbi sul Palazzo, sia perchè i vari provvedimenti adottati da questa amministrazione si stanno dimostrando in antitesi completa rispetto alle indicazioni della FEE, tra piste ciclabili monche, aumento del traffico e dell’inquinamento, problemi igienico-sanitari derivanti da una gestione della raccolta rifiuti iniziata male e finita peggio.
Di fronte ad un quadro oggettivamente realistico, persone che abbiano conservato un minimo di buon senso devono compiere un gesto di rispetto verso la propria città e dimettersi, a cominciare dai consiglieri comunali, per arrivare al Sindaco che ha completamente disatteso le aspettative dei molti cittadini che lo hanno votato. Da loro ci aspettiamo un barlume di lucidità e consapevolezza del totale fallimento.
Nel frattempo chiederemo tutta la documentazione inerente i lavori pubblici, con particolare riferimento alla rotonda di Piazza Libertà e Via Buonomo, con relativi costi, affidamenti e pareri, e chiederemo con altrettanta forza che vengano sospesi tutti i lavori in corso in città, coinvolgendo gli organi giudiziari affinchè verifichino la correttezza dei relativi atti amministrativi.
Chi ha sbagliato deve pagare – conclude la nota – e rimborsare chi ha subito danni, non certo come accaduto finora che a pagare è stata solo la collettività”.