Inserimento anziani nelle Rsa, Spigno e San Cosma chiedono riunione Comitato Sindaci

Attualità Politica Santi Cosma e Damiano Spigno Saturnia

SPIGNO SATURNA – Il sindaco di Spigno Saturnia, Salvatore Vento, insieme all’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Santi Cosma e Damiano Vincenzo Petruccelli, hanno richiesto al Sindaco di Formia, Sandro Bartolomeo, in qualità di Presidente dell’Accordo di Programma del Distretto Socio-Sanitario “Formia – Gaeta”, la convocazione di una riunione volta ad affrontare le problematiche legate all’inserimento degli anziani nelle strutture residenziali sanitarie.

Come detta la normativa regionale, infatti, per gli anziani che abbiano un Indicatore della Situazione Economica Equivalente inferiore ai 13.000,00, è possibile richiede il contributo comunale.

“Di fronte ad un ISEE considerato alto, per persone che probabilmente si sono ‘spogliate’ già di ogni avere – spiega il sindaco Vento – i Comuni si trovano ad affrontare con fondi propri spese imprevedibili che mettono a dura prova la tenuta della finanza locale. Unitamente a questa incertezza, a causa della crisi di cassa regionale non è dato certo quantificare il contributo della Regione. Queste criticità si aggravano di fronte alle fatture che mensilmente emettono a carico degli Enti Locali le strutture sanitarie, e che in base alle nuove regole della ‘fatturazione elettronica’, devono essere liquidate in tempi certi pena sanzioni pecuniarie a danno dell’ente comunale.

Queste problematiche, condivise da tutti i sindaci o loro delegati presenti all’ultima riunione, rappresentano per i già complicati bilanci comunali, degli imprevisti pericolosi. L’intento della riunione è quello di stabilire una linea condivisa in ambito distrettuale per poi confrontarsi con gli altri Distretti e soprattutto con la Regione Lazio, che deve garantire ai comuni regole condivise e modalità di compartecipazione economica chiara e puntuale.

Un primo approccio potrebbe essere quello di ‘abbassare’ l’ISEE richiesto per la partecipazione comunale, allargando il nucleo familiare anche ai figli e nipoti, ed eseguire indagini patrimoniali per garantire una partecipazione più consona possibile. A questo, si potrebbe dare la possibilità ai comuni di stipulare apposite convenzioni con le R.S.A., anche in base a principi di prossimità territoriale. Infatti, a oggi, è l’ASL che decide la struttura di inserimento e valuta il livello di assistenza necessaria all’anziano. In base al livello, su quantifica la diaria.

Ci troviamo di fronte quindi – conclude il sindaco Vento – alla necessità di intraprendere un percorso di garanzia per i comuni, che altrimenti finirebbero schiacciati dalle difficoltà, e per evitare questo l’unica strada percorribile è l’approccio comprensoriale al problema”.