LATINA – Settantuno pagine che ricomprendono 462 associazioni. È l’elenco territoriale delle organizzazioni di volontariato di protezione civile della Regione Lazio pubblicato con deliberazione della Giunta Regionale n. 109 del 22 maggio 2013 in base alla direttiva del Presidente Consiglio Ministri Rep. 5300 del 13.11.2012, aggiornato a luglio 2015.
A luglio 2014, al momento dell’istituzione dell’agenzia regionale della protezione civile – come riporta un articolo pubblicato da “Il Tempo” – erano 556, 195 a Roma, 142 in provincia di Roma, 88 in provincia di Frosinone, 68 in provincia di Latina, 53 a Viterbo e 23 in provincia di Rieti. Con la stessa legge si istituirono la sala operativa regionale, la consulta delle associazioni di volontariato ed il comitato presieduto dal presidente della regione ed in cui siedono i presidenti di provincia ed i sindaci delle città Capoluogo.
Una razionalizzazione portata avanti dalla Giunta Zingaretti di cui si rende conto nel nuovissimo portale “Open Data Lazio” che parla di 7 associazioni ogni 100.000 abitanti su base regionale. Da questi dati, con aggiornamento a maggio 2015, risultano 446 associazioni regionali, di cui solo 40 con sede nei 33 comuni della provincia di Latina. Sempre secondo questi dati la provincia di Latina, pur essendo al terzo posto per superficie ed al secondo per numero di abitanti, è penultima sia nel rapporto tra sedi e numero di abitanti, sia nel rapporto tra sedi e superficie territoriale.
Situazione che certo non facilita l’emergenza incendi di questi giorni. L’apertura del presidio permanente dei vigili del fuoco di Castelforte rafforza i presidi del sud pontino, ma non modifica la partita della prevenzione. Nei giorni scorsi il prefetto di Latina Pierluigi Faloni ha chiesto un ulteriore impegno alla polizia provinciale ed ha spuntato il dislocamento sul territorio pontino di un numero maggiore di unità del corpo forestale. Nella stessa sede ha riconosciuto la “professionalità” e la dedizione dei volontari della protezione civile. Rimane però la sproporzione di un modello di intervento ex post, dove, per carenza di fondi, la prevenzione ed il sistema delle vedette estive presente fino a due anni fa, è stato ormai archiviato. Con corrispondente aumento delle aree percorse dal fuoco.
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