Gaeta / Caso Pignatiello, Rifondazione Comunista: “Mitrano e Acqualatina, due facce della stessa medaglia”

Gaeta Politica

GAETA – “Quanto accaduto a Giuseppe Pignatiello, concittadino gaetano che ha denunciato la propria condizione attuale anche al nostro Partito, rappresenta in modo esemplare quale sia la situazione politica e sociale in cui versa Gaeta”. Lo dichiara il Circolo “Mariano Mandolesi” di Rifondazione Comunista di Gaeta.

“Purtroppo – prosegue la nota – sappiamo bene che non si tratta di un caso isolato ma della manifestazione più sorprendente di un malessere sempre più diffuso, come testimoniato da molti altri esempi da noi denunciati. Colpito nel 2014 da una grave forma tumorale è considerato ora invalido totale e permanente al 100%. A seguito di questa disgrazia vive da tempo di un misero sussidio e di una piccola attività di B&B, costituita da una sola stanza ricavata dalla propria camera da letto.

In una condizione così difficile egli non solo non ha trovato alcun tipo di sostegno ma sta addirittura subendo un accanimento a dir poco cinico e assurdo. Malgrado egli abbia comunicato da tempo ad “Acqualatina” la propria sopraggiunta condizione di indigenza, dovuta a fattori che nulla hanno a che vedere con la responsabilità personale dello sventurato, la società non ha mai risposto alle sue segnalazioni. Questa in precedenza era stata invece solerte come al solito nell’ inviare l’apposita lettera in cui minaccia di ridurre o sospendere il flusso dell’acqua a seguito del debito accumulato, poco più di 400 Euro.

Lo stesso malcapitato non ha nemmeno potuto usufruire delle modeste agevolazioni previste per piccoli nuclei familiari con reddito inferiore ai 6000 Euro annui (quasi nullatenenti) poiché gli è stato richiesto a tale scopo l’ISEE del 2012, anno in cui svolgeva ancora il proprio lavoro.

Il Sig. Pignatiello non è certo capitato meglio rivolgendosi ai Servizi Sociali del Comune di Gaeta, non a caso attualmente diretti da un’Amministrazione che come è noto è tra le più convinte sostenitrici del gestore privato della nostra acqua. Qui inizialmente venne rassicurato del fatto che avrebbe avuto diritto in tempi rapidi almeno ad un contributo “una tantum” di 600 Euro, oltre alla pur discussa “Social Card” di Mitrano.

Le iniziative non avrebbero certo risolto i gravi problemi di Pignatiello e del suo nucleo familiare. Lascia comunque sgomenti apprendere che, a circa due mesi dalle prime segnalazioni dello stesso, neanche queste siano state messe in campo, salvo un contributo iniziale di 40 Euro (quaranta) e un’esenzione dal pagamento della tassa relativa ad un parcheggio. Tutto questo accade in un Comune la cui Maggioranza al governo sperpera spavaldamente milioni di Euro in numerose e faraoniche opere di abbellimento e “restyling” di dubbia utilità, regala cifre importanti ai giovani a prescindere dal reddito per l’acquisto di una bicicletta, aumenta in modo indiscriminato ed incontrollato tutte le aliquote (tra le più alte della Provincia!) a fronte di disservizi intollerabili quali quelli riscontrati a seguito dell’introduzione della raccolta della differenziata, privatizza tutto ciò che può essere svenduto.

Una disparità inaccettabile che conferma la natura classista di questa Giunta, solidale con gli interessi ristretti di benestanti, privilegiati e piccoli potentati economici, del tutto indifferente al disagio crescente dei tanti che per frutto della crisi o della cattiva sorte si trovano in difficoltà e quando possono non hanno altra scelta che andarsene da Gaeta. La nostra massima solidarietà con cittadini quali Pignatiello non è sufficiente.

L’unica opposizione credibile ed efficace a questo stato di cose e agli interessi che lo determinano può nascere dalla costruzione di un fronte sociale unito di lavoratori, pensionati, disoccupati e precari, molti dei quali già riuniti in diversi combattivi comitati di lotta. Oggi di fatto essi sono in gran parte privi di una rappresentanza e schiacciati tra la Giunta Mitrano ed una finta opposizione complice e legata alle stesse lobby”.