Un risparmio inaspettato e davvero notevoli ottenuto in poco tempo. E’ accaduto in una città italiane dove un provvedimento alquanto discusso si è rivelato efficace per molti aspetti
E’ stato un anno piuttosto ricco per quanto riguarda i cambiamenti avvenuti nell’ambito della viabilità e della sicurezza stradale.

Il 14 dicembre 2024 è entrato in vigore il nuovo Codice della Strada con importanti novità sull’entità delle multe e delle sanzioni accessorie per alcune delle infrazioni più comuni e purtroppo causa frequente di incidenti e altri sinistri stradali. Notevoli i cambiamenti che hanno interessato anche gli autovelox con la nuova normativa su distanziamento e autorizzazioni nonché il recente censimento con la registrazione di tutte le postazioni attive, le uniche che possono emettere multe valide ed esigibili.
A proposito di limiti di velocità, non si può non segnalare l’iniziativa intrapresa dal comune di Bologna con l’istituzione delle cosiddette Zone 30 ovvero aree urbane in cui la velocità massima consentita per i veicoli che le percorrono è di 30 km/h. Un limite abbassato con l’obiettivo di favorire una mobilità più sicura per gli stessi automobilisti, i pedoni e agli altri utenti della strada.
Che risparmio con le Zone 30: ecco gli ultimi dati
Oltre a garantire maggiore sicurezza, le Zone 30 istituite nelle città di Bologna e in altri comuni che hanno optato per la stessa scelta si sono rivelate efficaci anche per un altro aspetto. Lo certifica l’ultimo Rapporto redatto dall’ISFORT (Istituto Superiore di Formazione e Ricerca per i Trasporti) sulla Mobilità degli Italiani stando al quale le Zone 30 hanno consentito risparmi notevoli soprattutto per il Servizio Sanitario Nazionale.
Meno incidenti comportano anche meno spese mediche, un minore utilizzo dei mezzi di soccorso, meno feriti e soprattutto un numero di vittime inferiore. Il risparmio sciale quantificato dall’ISFORT in soli sei mesi di attuazione delle Zone 30 è stato stimato in ben 150 milioni, un valore che certifica ulteriormente l’efficacia della decisione.

Bologna ha fatto da apripista e ora altre grandi città sono pronte a seguirla. Un piano per l’istituzione delle Zone 30 è stato già approvato dal comune di Roma con interessamento di tutto il centro storico. Come riporta virgilio.it anche Firenze, Torino e Bari potrebbero adottare provvedimenti simili.
Ormai è chiaro a tutti che andando più piano si hanno meno incidenti, maggiore sicurezza, risparmi sulla spesa pubblica e un ambiente più vivibile con l’inevitabile contrazione delle emissioni inquinanti. Una scelta, dunque, che sembra inevitabile ma che non trova sempre d’accordo chi deve attuarla ovvero gli automobilisti sempre restii ad alzare il piede dall’acceleratore.





