Gli appassionati di calcio piangono l’addio a una giovane promessa, una fine avvenuta in circostanze tragiche e interrotta troppo presto
Siamo abituati a guardare ai calciatori come ad atleti formidabili e in grado di qualsiasi impresa, oltre che come persone realizzate e di successo, che vivono il loro sogno e ne ricevono guadagni milionari. Non per tutti, in realtà, è così. Si tratta di un mondo in cui la competizione è spietata e in cui tantissimi faticano a emergere. E c’è spazio anche per storie di tragedie orrende.

I beniamini sul campo da calcio attirano la passione e l’affetto dei tifosi, che spesso si immedesimano in loro. E non è inusuale che quando, a qualcuno di loro, succede qualcosa di brutto ci sia un’ondata di commozione popolare. Ancor di più in questo caso, in cui un giovane calciatore è stato ucciso dopo essere stato vittima di un rapimento.
Senegal, il giovane portiere Cheikh Tourè ucciso da una banda di rapitori: attirato in una trappola
Una vicenda dai tratti oscuri e disumani, quella che ha riguardato lo sfortunato Cheikh Tourè, 18 anni, originario del Senegal. Morto perché sperava di sfondare nel calcio dei grandi e invece finito dritto in una trappola che gli è costata la vita.

La sua storia è stata raccontata e confermata ufficialmente dal Ministero degli Esteri del Senegal, che ha raccontato come il giovane portiere fosse finito, suo malgrado, in un giro di frode ed estorsione da parte di alcuni criminali in Ghana. Lì, era stato attirato con la promessa di un provino che avrebbe potuto spalancargli le porte di una grande squadra. Ma purtroppo, non era vero.
La banda di malviventi lo ha rapito e sequestrato e si è messa successivamente in contatto con la famiglia, chiedendo un riscatto dal valore di circa 1300 euro. Una cifra che però, nonostante gli sforzi, la madre del ragazzo non è riuscita a raccogliere. Ricevendo quindi, come risposta, un drammatico video in cui il figlio veniva prima torturato e poi ucciso.
Una storia dai contorni davvero orribili. Il governo senegalese ha attivato le proprie indagini, per scovare i malviventi e consegnarli alla giustizia, ma anche per ritrovare il corpo del povero Cheikh Tourè e consegnarlo alla sua famiglia.