C’è un gruppo molto amato dall’Italia negli anni ’80 che ha visto l’addio di un suo membro, ma la verità è venuta a galla soltanto adesso: nessuno si aspettava una rivelazione di questo tipo dopo tanti anni
La musica italiana negli anni ’80 ha portato alla formazione e al successo di diversi gruppi. Può capitare, però, che questi gruppi si separino o quantomeno vedano l’addio di qualche membro storico. E’ successo ovunque e succede anche nella musica italiana. Perché spesso c’è la volontà di staccarsi da un contesto che magari con il tempo non riesce più a portare gli stimoli giusti.

E’ un po’ quello che è successo ai Matia Bazar con l’addio di Antonella Ruggiero. Stiamo parlando di una delle cantanti più apprezzate nel panorama musicale italiano. Inizialmente era diventata famosa proprio con i Matia Bazar, che sono nati negli anni ’70 a Genova. La band ha scritto e interpretato brani di enorme successo.
Le performance dell’artista, non a caso, resteranno sempre nell’immaginario collettivo. Il suo addio dal gruppo destò tanto scalpore, ma dopo tanti anni è stata raccontata la verità. Dichiarazioni arrivate dalla diretta interessata solamente anni dopo, che hanno senza dubbio fatto discutere.
La rivelazione di Antonella Ruggiero: perché disse addio ai Matia Bazar
L’annuncio è arrivato verso la fine degli anni ’80, dopo i successi dei brani Vacanze romane e Ti sento. Laura Valente ha preso il posto di Antonella Ruggiero. Molti fan hanno sempre detto di sentire la mancanza della protagonista, nonostante comunque la Valente si sia dimostrata all’altezza del ruolo. Ma perché Antonella Ruggiero ha deciso di dire addio ai Matia Bazar dopo 14 anni?

Lo ha raccontato lei stessa: da giovanissima non pensava alla musica, perché la sua passione inizialmente era il disegno. Poi ha incontrato il gruppo ed è cambiato tutto. Ha girato il mondo con dei concerti anche in Siria e Unione Sovietica. Ma avrebbe avuto delle difficoltà con questo grande successo. La scelta dell’addio alla band è stata dettata dal fatto di avere più libertà e intraprendere un percorso da solista.
Queste le sue parole: “Quando sei legato a una casa discografica contano molto i numeri. Quindi sei un po’ costretto da certe regole mentre se sei scollegata riesci a sperimentare e creare liberamente”. Nel ’96 la creazione della sua etichetta. Con i membri del gruppo ha mantenuto un rapporto di stima e affetto.