A quanti è capitato di ricevere una chiamata da un numero sconosciuto con la comunicazione che termina immediatamente. Fate massima attenzione, stanno cercando di truffarvi
E’ un’esperienza con la quale ormai conviviamo nostro malgrado tutti i giorni. Nonostante i vari tentativi di limitarle con provvedimenti legislativi o nuove tecnologie, siamo distratti costantemente da chiamate telefoniche indesiderate che ci tormentano in continuazione.

Una pratica che è diventata anche oggetto di meme e video comici sui social, creati per ironizzare sui tentativi dei call center di farci cambiare gestore delle forniture di luce e gas oppure approfittare di nuove presunte tariffe vantaggiose di un operatore telefonico diverso dal nostro. Chiamate dietro le quali spesso si celano pratiche commerciali aggressive che impongono a chi risponde una scelta immediata e al contempo inconsapevole su quanto viene proposto.
Oltre alle chiamate dai call center sono altrettanto diffuse quelle provenienti da numeri sconosciuti e con prefissi stranieri che consistono in uno squillo e in un’immediata interruzione della chiamata stessa. Una pratica cui è stato dato il nome di Wangiri, una parole di derivazione giapponese che indica appunto lo “squilla e chiudi.” Sembra tutto innocuo ma, in realtà, sappiate che dietro quei numeri si cela un tentativo di truffa che spesso, purtroppo, va a segno.
Attenzione alla truffa dello squillo, i soldi spariscono in un attimo
Le utenze telefoniche con cui i truffatori mettono in atto il Wangiri sono tutte di provenienza straniera con gli identificativi di Tunisia (+216), Moldavia (+373) e Kosovo (+383), Gran Bretagna (+44), Belgio (+32), Spagna (+34), Francia (+33) cui si è aggiunti anche quello di Cuba (+53). Una serie di numeri sconosciuti che possiamo ritrovare sul telefono e che, anche solo per curiosità, possono indurci a richiamare dopoché la comunicazione si è interrotta.

E’ proprio se compiamo questo gesto che la truffa va a segno. Quei numeri telefonici stranieri, infatti, tramite software o dealer fraudolenti rimandano a utenze in sovrapprezzo con il risultato immediato che il vostro credito telefonico residuo si prosciuga immediatamente e finisce nelle mani dei truffatori. Si stima che dieci o quindici secondi di richiamata siano sufficienti per rubarvi 1,5 euro. Peggio ancora può andare a chi, con il Wangiri, si imbatte nell’attivazione di servizi in abbonamento a sua insaputa che producono lo stesso effetto sui soldi rimasti sulla SIM.
La beffa ulteriore per l’utente è l’impossibilità di recuperare il credito perduto. Il gestore telefonico, infatti, non è tenuto ad alcun rimborso se l’utente ha richiamato volontariamente il numero straniero che gli è apparso sullo schermo. Fortunatamente però difendersi da questa truffa non è difficile. Basta ignorare completamente le chiamate che arrivano dall’estero. Nessuno che ha da comunicarvi qualcosa di importante lo farà chiamando da quei numeri. Pertanto, non rispondete e non richiamateli. Per riconoscerli, è consigliato l’utilizzo di una delle applicazioni gratuite che filtrano le chiamate spam.