Una recente sentenza introduce una novità significativa nell’ambito delle spese per il mantenimento dei figli di coppie divorziate
Una sentenza emessa dal Tribunale di Catania, depositata lo scorso 3 settembre, può rappresentare una svolta significativa nell’ambito delle coppie separate con figli a carico.

La vicenda da cui è scaturito il pronunciamento giudiziario nasce da un atto di precetto di poco più di 4.000 euro di spesa che un padre impugna dopo la notifica da parte dell’ex moglie. La somma serviva a coprire parte dei costi sostenuti dal figlio maggiorenne che, dopo aver conseguito la laurea, decide di proseguire il proprio percorso di studio con un Master a Milano, città dove si trasferisce per la frequenza dello stesso. Il padre non ci sta, si oppone al pagamento e avvia una controversia legale che si concluderà – come anticipato – con una sentenza di grande rilevanza.
L’impugnazione del precetto nasce dalla tipologia specifica dei costi in esso contenuti. Nella motivazioni addotte a sua difesa, il padre ha infatti sostenuto che se le spese sostenute durante il percorso di laurea del figlio rientravano tra quelle straordinarie dovute, non altrettanto può dirsi degli ulteriori esborsi per la prosecuzione degli studi oltre il titolo accademico.
Coppie divorziate e mantenimento dei figlio, queste spese non sono dovute
Il giudice del Tribunale di Catania ha accolto l’impugnazione, richiamando l’orientamento consolidato della Cassazione che distingue le spese straordinarie di mantenimento per i figli in due categorie. Da una parte ci sono quelle destinate ai bisogni ordinari che, come nel caso di un percorso di studi standard universitario, possono essere richieste direttamente senza ulteriori accertamenti giudiziali. Dall’altra, si collocano invece quelle spese imprevedibili e rilevanti di entità che, per la loro natura eccezionale, richiedono un’ulteriore azione di accertamento.

E’ questo il caso di quelle necessarie a coprire i costi della formazione post universitaria che, per il loro ammontare spesso cospicuo, non possono rientrare nelle spese straordinarie di routine dovute. Il genitore che le ha anticipate, di conseguenza, non può utilizzare la sentenza di separazione per esercitare un’azione esecutiva di rimborso. Spetterà, pertanto, a un altro giudice valutare la situazione con un ulteriore pronunciamento in merito.
In definitiva, per quale motivo questa sentenza è così importante ? Essenzialmente perché introduce un principio di buon senso ed equilibrio, evitando immediati automatismi che possono condurre a iniquità e a scelte potenzialmente gravose per uno dei genitori. Al contempo però è altrettanta lecita anche una critica dovuta al fatto che un figlio possa vedersi negata un’opportunità di studio non per la mancanza di risorse economiche quanto per l’inizio di un nuovo contenzioso legale tra i suoi genitori.