Importante decisione da parte di una persona che ha deciso di dire basta. Le sue parole riguardo il mondo dello sport sono durissime.
E’ ormai qualche giorno che è cominciata ufficialmente la stagione di calcio e in Italia è partita non solo la serie A, ma anche le altre categorie e c’è curiosità per capire cosa faranno diverse squadre e se riusciranno a raggiungere i propri obiettivi. Il calcio – talvolta lo dimentichiamo – non è uno sport solo per ricchi, ma specialmente nelle categorie minori troviamo numerose persone che faticano a far si di coltivare al meglio questa passione.
Il mondo dello sport regala grandi soddisfazioni, ci sono persone che danno tutto per seguire la propria passione ma talvolta risulta difficile seguirla completamente, specialmente nelle categorie inferiori. La carriera di un giocatore dura fino ai 34-35 anni in media mentre quella di un tecnico è molto più duratura ma non tutti riescono a coltivarla e questo avviene per molti fattori. Una situazione ha fatto molto discutere ed è una storia che racconta le difficoltà, a volte, in questo mondo.
Lavorare nel mondo dello sport è difficile, specialmente in quello del calcio dove le disuguaglianze sono piuttosto importanti. Essere un professionista in serie A ed in fondo anche serie B è un conto, ma per chi gioca tra Lega Pro e dilettanti non è semplice e spesso purtroppo viene voglia di smettere e dire basta. Nelle ultime ore un annuncio via social ha fatto discutere ed ha commosso i fan.
Addio al mondo del calcio, l’annuncio non lascia alcun dubbio
Attraverso i profili social ed il web del sito Tuttocampo un allenatore, firmatosi in anonimo con il nome DMG, ha deciso di dire basta e chiudere con lo sport che amava. Lo ha fatto anche scrivendo una lettera che il noto portale ha pubblicato: “Sono un allenatore con patentino Uefa C e diploma Coni/Figc e sono istruttore di giovani calciatori. Ho allenato e alleno nei settori giovani dal 2010 fino ad oggi ma ho deciso di abbandonare questo mondo, un mondo del calcio che non mi appartiene più”.
Una decisione forte e piuttosto importante e l’uomo, in anonimo, ha spiegato che lascia il calcio proprio per quello che c’è attorno. Dal pressing dei genitori fino ai dirigenti ed i presidenti, la cultura popolare attorno al calcio non convince e si crede che si possa arrivare a guadagni facili dimenticando i sacrifici di questo sport.
Insomma una lettera per certi versi di addio al calcio da parte di un addetto dei lavori che mostra come nelle società dilettantistiche sia davvero dura andare avanti, e ancora peggio con il mercato e i trasferimenti e quest’uomo ricorda: “Penso che lo sport abbia una valenza sociale enorme e i genitori di ragazzi adolescenti dovrebbero capire che un buon sportivo potrà essere una buona persona, occorre quindi passare per il rispetto delle regole, aiutarsi con i compagni ed il rispetto degli avversari”.
