La viabilità della città di Roma è sempre stato un forte argomento di discussione in tutta Italia. Tanto traffico, zone praticamente bloccate e parcheggi full: c’è uno stop definitivo
Quando si parla della città di Roma si pensa sempre alla bellezza del patrimonio artistico e culturale. Ogni strada racconta una storia, le attrazioni fanno capire che la Città Eterna è praticamente un monumento a cielo aperto da visitare, valorizzare e preservare. Però, oltre a questo, c’è un’altra faccia della medaglia. E non è bella come nei libri, nei film o come la dipingono i turisti.

Già, perché uno dei grandi problemi di Roma è la viabilità. Ce ne sono altri, che le amministrazioni locali e nazionali sono incapaci di risolvere. Servirebbero degli interventi seri, perché i cittadini sono tormentati da scelte pessime da parte di chi gestisce le cose e, come la più classica delle situazioni all’italiana, sfodera lo scarico di responsabilità.
E quindi succede che nessuno fa quello che deve. Cosa succederà, dunque, a partire dal prossimo novembre? “E’ stato anticipato che le auto diesel Euro 5 e quelle a benzina Euro 2 non potranno più circolare nella Ztl Fascia Verde di Roma, dal 1° novembre al 31 marzo 2026, e poi in quell’arco temporale negli anni successivi, da lunedì a venerdì dalle 8:30 alle 18:30”, riferisce il portale ‘quattroruote’.
Cambia la viabilità a Roma: la situazione
E’ stato approvato il piano di risanamento della qualità dell’aria da parte del consiglio regionale del Lazio. Questo porterà il Comune, però, ad avere scelta compensativa per abbattere l’inquinamento. Si ipotizzano altre misure, come un maggior rinforzo del trasporto pubblico, incentivi a non usare l’auto, il potenziamento della mobilità in sharing e minor riscaldamento negli edifici come già accade in Padania.

Non è quantificabile il numero di automobilisti che resterebbero a piedi, perché la Ztl fascia verde è norme. Comprende quasi tutta l’area tra il Gran Raccordo Anulare e l’Anello Ferroviario, che delimita la Ztl Anello Ferroviario e la Ztl Centro Storico. E’ stato escluso il Move In, ovvero la possibilità di passare con l’auto pagando.
A dare la spiegazione è stata l’assessore regionale all’ambiente, Elena Palazzo: “Inaccettabile il principio secondo cui chi può permettersi di pagare possa anche permettersi di inquinare. La tutela della salute è un diritto di tutti, non un privilegio per pochi”. A Milano, invece, nell’area C si può passare pagando un ticket di 7,50 euro. Una visione decisamente differente.