La vivibilità è una delle cose principali per una persona ed è molto importante scegliere la meta giusta dove andare e vivere.
I soldi sono un aspetto importante per la nostra vita ma sicuramente non sono tutto e ci sono anche altre cose che bisogna fare per vedere la vivibilità di un paese. Dal clima al divertimento e ci sono varie analisi per capire quale può essere il posto migliore dove andare. Muoversi con l’intera famiglia è difficile ma sono in molti a lasciare la casa da giovanissimi e a cercare il proprio posto del mondo.

Non tutti sanno come muoversi ed un indicatore particolarmente interessante è dato dal listino Remote, una piattaforma che ogni anno stila la classifica delle città migliori dove vivere al mondo. Questa si chiama Global Life-Work Balanxe Index e analizza la vita nel rapporto tra vita privata e vita professionale analizzando cosa è meglio per noi. Negli ultimi giorni è stata stilata la classifica per il 2025.
Il paese europeo dove puoi avere il miglior tenore di vita è l’Irlanda, e andiamo a vedere cosa si intende. Remote è una classifica che stila i 60 paesi con il miglior PIL al mondo, si vede dove si guadagna meglio, ma anche l’equilibrio tra le ore di lavoro ed il tempo libero ed oggi giorno ciò è un aspetto davvero piuttosto importante.
Dove si guadagna bene e vivi benissimo: la classifica per i paesi europei parla chiaro
Il paese dove si vive meglio al mondo è la Nuova Zelanda ma a sorpresa al secondo posto in questa classifica c’è l’Irlanda e questo per vari motivi. In primo luogo viene definito un posto sicuro e c’è molto lavoro, il Governo mette a disposizione dei cittadini un salario minimo di 11,90 all’ora e anche le madri vengono trattate piuttosto bene. Queste possono esercitare un congedo di maternità di 26 settimane dove ricevono comunque il 70 % del loro stipendio.

E soprattutto gli abitanti non sacrificano la loro vita per il lavoro ma viene comunicato che c’è il giusto equilibrio per tutto. Dopo l’Irlanda altre nazioni europee molto soddisfacenti sono Belgio e Germania, sia per l’aspetto economico che per la vita ed è davvero molto interessante. L’Italia è invece solo al 22esimo posto su 60 nazioni, penalizzata dalle troppe ore di lavoro (36 ore medie), un congedo di maternità più corto ed un indice di felicità a solo 6.42 su 10, numeri appena sufficienti.