Buone notizie per tantissimi lavoratori italiani, giustizia è fatta: possono recuperare fino a 1300 euro! Tutti i dettagli
Finalmente, arriva una buona notizia per migliaia di lavoratori italiani, in un momento così complicato sotto l’aspetto economico. È possibile recuperare fino a 1300 euro, basta attivarsi e presentare la dichiarazione dei redditi, facendo il 730 o il modello redditi PF 2025. In questo articoli vi illustreremo tutti i dettagli e le informazioni in merito.

Cominciamo innanzitutto dicendo che la notizia riguarda il comparto di lavoratori impegnati nel settore agricolo. Tale categoria può recuperare fino a 1300 euro totali in virtù del “Trattamento Integrativo del Reddito” e del “Bonus Tredicesima“. Il primo è noto anche come “ex Bonus Renzi” e può arrivare fino a 1200. Il secondo ammonta a 100 euro.
Lavoratori agricoli, pronti 1300 euro tra agevolazione e bonus: i dettagli
Per quanto riguarda il “Trattamento Integrativo”, si tratta di un’agevolazione fiscale destinata ai lavoratori dipendenti che lo scorso anno – il 2024 – hanno percepito un reddito non superiore una una determinata soglia: gli agricoli che hanno reddito imponibile annuo fino a 15.000 euro hanno diritto al Bonus pieno di 1.200 euro. Coloro che hanno un reddito imponibile annuo compreso tra i 15.001 euro e i 28.000 euro hanno diritto al Bonus in maniera ridotta, a patto che l’imposta lorda sia superiore alle detrazioni spettanti.
Attenzione, però, è importante segnalare che se un lavoratore nel 2024 ha accumulato un reddito annuo lordo inferiore agli 8.500 euro, non ha diritto al Bonus.

Il “Bonus Tredicesima” rappresenta invece un contributo “una tantum”, che come vi abbiamo anticipato ammonta a 100 euro. Spetta a tutti i lavoratori agricoli che non ne hanno beneficiato in busta paga lo scorso dicembre e rispettano i seguenti requisiti: 1) Reddito complessivo tra i 8.501 e i 28.000 euro annui (imponibile fiscale anno 2024); 2) Almeno un figlio fiscalmente a carico nel nucleo.
Detto questo, passiamo alle tempistiche di erogazione segnalando: se si vuole ottenere i rimborsi entro l’estate (luglio/agosto), è generalmente necessario presentare il modello nel corso della prima settimana di giugno. Anche in questo caso, però, c’è da fare una precisazione: la tempistica del rimborso dipende dal sostituto d’imposta del lavoratore agricolo, ovvero da colui che pagherà l’eventuale rimborso 730/2025.
La situazione in merito è ben spiegata dai colleghi di Tuttolavoro24.it:
“Gli agricoli possono presentare la dichiarazione inserendo l’INPS come sostituto, solo quando c’è una prestazione da abbinare al lavoratore agricolo, pagata entro il 30 giugno o nei primi di luglio: malattia, congedo parentale, disoccupazione agricola. Se invece si trasmette il 730/2025 senza sostituto d’imposta, il conguaglio dell’imposta a credito sarà effettuato direttamente dall’Agenzia delle Entrate con tempi più lunghi. Nell’ultimo caso, l’accredito sarà effettuato entro sei mesi dal termine per la trasmissione della dichiarazione: a partire quindi dal mese di dicembre 2025 ed entro marzo 2026.
Si fa presente che il lavoratore agricolo che vanta un debito nei confronti del fisco non potrà trasmettere il 730/2025 indicando l’ INPS come sostituto d’imposta. In questo caso dovrà trasmettere il modello dichiarativo senza sostituto o il modello Redditi PF 2025 ed effettuare il pagamento mediante F24″.