Pensione, stangata Inps: se sei nato in quest’anno sono dolori

Arriva la stangata da parte dell’Inps sulle pensioni, ci sono degli anni in cui possono esserci delle brutte notizie: nessuno si aspettava una situazione così drammatica

Avere la pensione è ciò che più desiderano le persone che hanno lavorato praticamente per una vita e possono godersi un meritato riposo. Ma per chi è nato dopo il 1960 deve fare i conti con delle brutte notizie per quanto riguarda la pensione. Infatti, dal 1° gennaio 2027 è previsto un nuovo aumento dell’età pensionabile, come dichiarato dal direttore generale dell’Inps Valerio Vittimberga.

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Pensione, stangata Inps: se sei nato in quest’anno sono dolori (temporeale.info)

Il direttore generale ha reso noto, nel corso di un’audizione alla Commissione parlamentare di controllo sugli enti previdenziali, che ci sarà un incremento di tre mesi per accedere alla pensione. Questa novità riguarda milioni di lavoratori e lavoratrici destinati a uscire dal mondo del lavoro tra pochi anni.

Dal 2027, quindi, verranno posticipati la pensione di vecchiaia, ma anche le forme di pensionamento anticipato. Il processo è in moto e l’unica possibilità di bloccarlo resta un intervento politico. Ma questo blocco richiederebbe circa 4 miliardi di euro e deve avvenire entro la fine di quest’anno. Dal governo non è arrivato alcun segnale, il silenzio pesa in questa situazione molto particolare.

Inps, aumenta l’età pensionabile dal 2027

La possibile sterilizzazione dell’aumento dell’età pensionabile a decorrere dal 2027 è stata definita ‘una scelta politica’ da parte di Vittimberga. L’incremento andrà a toccare tutte le principali opzioni di pensionamento. Da quella di vecchiaia, il cui requisito anagrafico salirà a 67 anni e 3 mesi, alla pensione anticipata dove si passa a 43 anni e 1 mese, con un anno in meno per le donne.

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Pensione, stangata Inps: se sei nato in quest’anno sono dolori (ANSA) temporeale.info

Il pensionamento di vecchiaia aumenta a 71 anni e 3 mesi, mentre quello anticipato a 64 anni e 3 mesi. Peri nati dopo il 1960 come pure per tutti gli altri che hanno in programma di smettere di lavorare tra meno di due anni, è una cattiva notizia. Ma servono 4 miliardi di euro per fermare questo.

Quindi, servono tanti soldi e per il governo sarà difficile trovare le risorse necessarie per impedire l’aumento dell’età pensionabile. Si dovrà pensare a una soluzione, oppure il tutto verrà confermato andando a danni di chi dovrà ricevere la pensione nei prossimi anni. Si attende, dunque, la decisione definitiva. E’ chiaro che il continuo aumento dell’età pensionabile rappresenta una gatta da pelare per chi vuole ricevere la pensione al più presto senza dover attendere.

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