Conto svuotato con una truffa? Niente paura, come ottenere il risarcimento

Il conto è stato svuotato con una truffa, ma ecco come ottenere il risarcimento: non bisogna abbattersi alle prime difficoltà, ma dimostrare fiducia: cosa bisogna fare

Le notizie sui furti di bancomat ormai sono all’ordine del giorno e ovviamente riguardano anche le carte di credito o le credenziali di accesso al proprio home banking. Le persone, quindi, si trovano di fronte a prelievo o transazioni non autorizzati quando affrontano queste situazioni, che si tratti di furto materiale della stessa carta o dei dati sensibili di accesso.

Carta di credito
Conto svuotato con una truffa? Niente paura, come ottenere il risarcimento (temporeale.info)

Lo scorso 12 maggio, la Corte di Cassazione ha condannato una banca a restituire oltre 62 mila euro a una vittima di Sim Swapping Fraud. Di che si tratta? In pratica, il truffatore si reca presso un centro di un operatore telefonico fornendo generalità false per duplicare la SIM della vittima. Lo stesso centro, successivamente, disabilita la SIM della vittima che non può più utilizzare il cellulare.

Inserendo la SIM nel suo cellulare, il truffatore riesce a ottenere i codici d’accesso all’home banking e poi sostanzialmente si fa dei bonifici a proprio favore, magari anche modificando la password per impedire alla vittima di tutelarsi e di entrare nella sua pagina personale. Una truffa molto brutta per le persone che la subiscono che hanno poche tutele.

Ottenere un risarcimento dopo la truffa: ecco come

Chiamare la propria banca è la prima cosa da fare per bloccare la carta e i codici di accesso all’home banking. Successivamente, bisogna recarsi dai Carabinieri o dalla Polizia per effettuare la denuncia. Poi dopo un controllo ed essersi accertati che pagamenti illeciti, si fa un reclamo alla banca con un modulo già predisposto dalla stessa, magari sul sito web, da inviare con PEC o raccomandata, insieme a una copia della denuncia.

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Conto svuotato con una truffa? Niente paura, come ottenere il risarcimento (Pixabay) temporeale.info

Nel reclamo, la vittima deve indicare tutti i pagamenti fraudolenti e la stessa Banca potrà risarcire la vittima. A meno che la vittima non venga considerata come qualcuno che con il suo comportamento abbia consentito o aggravato le transizioni. Secondo ‘Brocardi.it’, per la Cassazione, la banca è tenuta a prendere le misure necessarie per tutelare i clienti.

E anche che le credenziali non siano accessibili a estranei e con il cliente che nega di aver autorizzato l’operazione, la banca deve dare obbligatoriamente provare che l’operazione si stata effettuata nella legalità. Insomma, una gran bella gatta da pelare per le banche

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