Aprilia / Sequestrati beni per 4 milioni di euro come misure di prevenzione antimafia

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APRILIA – I militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Latina hanno sequestrato beni immobili, beni mobili registrati, quote societarie e conti correnti per un valore stimato di 3,8 milioni di euro, in applicazione del decreto legislativo nr. 159/2011, cosiddetto “Codice Antimafia”, che consente di addivenire al sequestro ed alla successiva confisca dei patrimoni illecitamente accumulati da coloro che vivono dei proventi dei reati e non possono giustificare la legittima provenienza dei beni in loro possesso.

Il solido quadro indiziario fornito dai finanzieri della tenenza di Aprilia ha permesso al Tribunale di Latina, su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica di Latina, dott.ssa Luigia Spinelli, di emettere un provvedimento di applicazione delle misure di prevenzione patrimoniali nei confronti di un soggetto settantenne M.M. (queste le iniziali), residente ad Aprilia, coinvolto in numerose indagini svolte sul territorio nazionale per gravi reati (ricettazione, truffa, usura, estorsione, esercizio abusivo di attività finanziaria, bancarotta fraudolenta).

Le Fiamme Gialle di Aprilia, considerata la pericolosità del soggetto, la gravità e la reiterazione dei delitti commessi, nonché l’elevato tenore di vita, hanno infatti effettuato una serie di accertamenti patrimoniali e reddituali, ex art. 19 del d.lgs. 159/2011, al fine di verificare la natura e l’ammontare dei redditi annualmente percepiti dallo stesso, individuare il patrimonio personale disponibile (ivi compresi i cespiti intestati ai componenti del proprio nucleo familiare ed a persone giuridiche a lui riconducibili) e quantificarne la reale ed effettiva consistenza.

L’attività ha fatto emergere una notevole sproporzione tra il patrimonio posseduto ed i redditi dichiarati dall’intero nucleo familiare del soggetto, assolutamente inidoneo a giustificarne l’elevato tenore di vita sostenuto.

Nei confronti di M.B. è stato quindi formulato un giudizio di pericolosità sociale, in quanto è stato appurato che i proventi dell’attività delittuosa hanno costituito il suo unico flusso di ricchezza.

L’operazione ha consentito di sottrarre al soggetto un patrimonio stimato in circa 4 milioni di euro, costituito da 28 immobili (terreni e fabbricati) ubicati nei comuni di Aprilia, Roma, Pomezia (Rm), Ciampino (Rm) e Leonessa (Ri), 1 autovettura tipo mercedes, 1 motociclo tipo honda vf750c, 21 rapporti bancari e finanziari presso istituti di credito quali banca popolare del Lazio, banca popolare dell’Emilia Romagna, Poste Italiane e Banca Popolare di Milano situati in Aprilia, quote azionarie di società aventi sede in Aprilia, Roma, Castel Gandolfo (Rm) e Saronno (Va), operanti nel settore immobiliare, edilizio, finanziario e del commercio all’ingrosso e al minuto di prodotti alimentari.