Gaeta / “Palm Beach” e il pignoramento del conto corrente del Comune, si pensa alla soluzione

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GAETA – Il comune rassicura: il pagamento degli stipendi ai propri dipendenti per quanto riguarda il mese di giugno non viene messo in discussione. Ha fatto ugualmente rumore l’arrivo nel palazzo municipale di Gaeta dell’ufficiale giudiziario che ha notificato un pignoramento di 640 mila euro per conto di Arduino Bianchi, il patron del Palma Beach, lo stabilimento balneare sul litorale di Serapo, nella zona sottostante la falesia del parco urbano di Monte Orlando. Bianchi, attraverso il suo legale Alfredo Zaza D’Aulisio, non è stato mai completamente convinto della giustezza dei calcoli che gli ha notificato il comune di Gaeta per il pagamento dei canoni da versare attraverso lo stesso comune – cosa fatta regolarmente – all’agenzia del Demanio relativamente al periodo 2000-2012. L’imprenditore Bianchi decise di ottemperare a quei pagamenti ma avviò anche un contezioso davanti il Tribunale civile di Latina che per appurare la veridicità della ricostruzione contabile effettuata dal lido di Serapo nominò un perito di parte.

I conti dell’imprenditore furono accertati per intero e al comune di Gaeta nel dicembre 2022 venne notificata una sentenza sfavorevole in base alla quale avrebbe incassato più del previsto in termini di canoni demaniali, sia rispetto alla superfice di arenile occupato che all’attività di un chiosco bar e di alcuni locali di assistenza ai bagnanti. Il comune non eseguì quella sentenza. Anzi, decise misteriosamente di non impugnarla in appello – un comune normale avrebbe subito avviato una verifica interna per appurare eventuali responsabilità ai diversi livelli – e nel marzo 2023 fu anche invitato a verificare la possibilità di raggiungere un accordo bonario. Ancora questa proposta sarebbe misteriosamente caduta nel vuoto e il privato non demorse: presentò un ingiunzione di pagamento che, accompagnata da un precetto, non venne neanche questa impugnata. Inevitabile il coinvolgimento dell’ufficiale giudiziario che ha bloccato 640mila euro presso un istituto di credito di Gaeta che svolge l’incarico di tesoreria del comune.

Intanto sula querelle (gravissima) di questo pignoramento – che poteva essere evitato con un’impugnazione in appello della sentenza del Tribunale civile di Latina – la linea difensiva del comune di Gaeta è un’altra: un eventuale ricorso in appello l’avrebbe dovuto decidere l’ente destinatario delle somme riscosse dal comune: l’Agenzia del demanio. Con questa struttura sovracomunale l’amministrazione Leccese ha deciso, intanto, di promuovere il piano degli immobili pubblici. Il sindaco Leccese lo definisce “una nuova strategia per la gestione del patrimonio immobiliare pubblico che l’Agenzia del Demanio ha adottato per rispondere alle esigenze delle pubbliche amministrazioni, dei territori e dei cittadini, valorizzando e riqualificando gli asset pubblici”.

L’accordo, firmato oggi, tra il Sindaco Leccese ed il direttore dell’Agenzia del Demanio, individua “soluzioni innovative e sostenibili per promuovere processi di rigenerazione e sviluppo economico, sociale, ambientale e culturale della città”. Grazie a questa intesa, l’Agenzia del Demanio supporterà – o almeno – il progetto “Gaeta Città della Cultura”, mettendo a disposizione gli immobili demaniali per l’apertura al pubblico. L’intesa consentirà di potenziare le iniziative culturali, anche in previsione del maggiore flusso turistico previsto in occasione delle celebrazioni del Giubileo 2025… L’accordo individua i primi sei immobili di proprietà dello Stato che saranno valorizzati anche attraverso forme di partenariato con i privati. Si tratta della Caserma Cialdini e il Torrione Francese, l’ex Caserma Vittorio Emanuele II, l’ex Caserma Menabrea, l’ex Forte Emilio Savio, l’ex Chiesa di Santa Caterina e l’ex Caserma Sant’Angelo Basso.

Questi beni, parte integrante del patrimonio storico di Gaeta, saranno inseriti nel piano regolatore e, grazie alla loro riqualificazione, ritorneranno ai cittadini con nuove funzioni. Diverse sono le destinazioni ipotizzate, tra queste: strutture polifunzionali per lo sviluppo di attività turistico-ricettive e l’organizzazione di eventi, housing universitario, spazi espositivi e servizi culturali.

“Abbiamo adottato una strategia di pianificazione degli interventi sugli asset pubblici che pone al centro della progettazione l’utente, il servizio al cittadino, la collettività, lo spazio accessibile e le relazioni dell’immobile con il contesto urbano. Con il Piano città degli immobili pubblici pianifichiamo, in dialogo con gli Enti Territoriali, le soluzioni di rifunzionalizzazione dei beni poco o male utilizzati a maggiore impatto economico, sociale e ambientale. Un cambio di paradigma per accrescere l’attrattività e il benessere nelle città”– ha sottolineato il Direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme – Con la firma di venerdì mettiamo gli immobili pubblici disponibili a Gaeta in relazione allo sviluppo del territorio, per generare attrattività verso i giovani, i turisti e gli investitori, un modo di creare nuovo valore economico e sociale attraverso il patrimonio dello Stato per queste e per le future generazioni. Inauguriamo un nuovo capitolo per la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico di Gaeta”.

“L’accordo rappresenta un passo fondamentale per il futuro della nostra città – ha dichiarato il Sindaco di Gaeta, Cristian Leccese – Grazie alla collaborazione con l’Agenzia del Demanio, potremo finalmente dare nuova vita a immobili che da troppo tempo versano in stato di degrado, trasformandoli in risorse preziose per il nostro territorio. Si tratta di un progetto che ha molteplici valenze. Innanzitutto, ci permetterà di recuperare da un punto di vista architettonico immobili che versano in stato di abbandono. Inoltre, valorizzeremo il patrimonio culturale e storico della nostra città, dato che molti di questi beni risalgono a secoli fa e hanno avuto un ruolo importante nella storia di Gaeta. Lo stesso Piano Città contribuirà allo sviluppo socio-economico del territorio, destinando gli immobili recuperati a funzioni pubbliche di utilità collettiva, turistiche e culturali. Diamo quindi concretezza al nostro impegno per il recupero e la valorizzazione del nostro patrimonio. Siamo certi che il Piano Città contribuirà a rendere Gaeta una città ancora più bella, accogliente e vivibile. Intendo esprimere un sincero ringraziamento, per la fattiva collaborazione, al Presidente della Commissione Urbanistica Giuseppina Rosato, di quello della commissione Cultura Michela Di Ciaccio, al Presidente della Commissione Sviluppo Economico Paola Guglietta e all’assessore al turismo Angelo Magliozzi. Insieme a loro abbiamo dato vita a questo importante progetto per la nostra città”.