Sperlonga / Acqualatina, rinnovo CdA – parla il sindaco Cusani: “un voto democratico che va rispettato”

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SPERLONGA – “Il mio ex partito non può gridare alla luna perché l’assemblea dei soci di lunedì di Acqualatina è stata ordinaria, fisiologica, trasparente e, le dico, assolutamente normale. C’è stato un voto democratico che, in quanto tale, penso che vada rispettato anche se poco gradito all’establishment”.

Armando Cusani attendeva le telefonate dei cronisti dopo il voto storico dell’assemblea dei soci che, affermando l’asse Fratelli d’Italia-Lega-civici, ha estromesso il suo ex partito, Forza Italia, dalla guida della società più importante, in termini economici, finanziari ed occupazionale, del territorio, Acqualatina. Un fatto storico se rapportata alla circostanza che la società – 51% capitale pubblico dei comuni, 49% capitale privato ora Italgas e sino a qualche mese fa dei francesi di Veolia – è una “creatura” politica di Cusani dai tempi in cui guidava (e l’ha fatto in due mandati consecutivi) l’Amministrazione Provinciale. L’attuale sindaco di Sperlonga non lo confermerà neanche sotto tortura ma lunedì ha provato senz’altro un po’ di emozione quando, dopo nove anni, è tornato a partecipare ad un’assemblea dei soci per il rinnovo del CdA di Acqualatina. 

Sindaco, attendeva questo responso che lei definisce democratico e normale?

“Ho anche pensato che potessero prevalere vecchie e superate logiche e invece sono stato piacevolmente smentito e mi spiego. Hanno votato ben 13 comuni che, in rappresentanza di oltre 330mila abitanti, rappresentano oltre la metà della popolazione residenti sul territorio dell’ex Ato 4 che serve 581mila cittadini. Quindi è stato un voto regolare, corretto e democratico”

Cusani, ma il neo coordinatore provinciale di Forza Italia, il suo ex partito , Giuseppe Di Rubbo, sostiene che è stato commesso un errore votare. Bisognava rinviare la scelta della nuova governance. Come la pensa lei?

“Ma stiamo scherzando? Ripeto 13 comuni, alcuni dei quali non sono a guida centro destra come quello di Roccagorga, hanno correttamente votato una proposta di governance che finalmente ha neutralizzato un’esasperata forma di cesarismo ammantata di una ricerca affannosa e a tutti i così di unanimismo che si è tradotta in un discutibile consociativismo. Fratelli d’Italia e Lega hanno votato con lo stesso criterio utilizzato in passato. Mi dispiace che prima non era argomento di scandalo. Ora sì. Bisogna essere un po’ più corretti nei confronti della società Acqualatina e dei suoi cittadini ai quali dobbiamo migliorare i servizi erogati sinora”

Cusani, dove ha sbagliato il Senatore Claudio Fazzone? Sempre che abbia commesso qualche errore.

“Io non sono nessuno per giudicare tizio o caio ma Forza Italia probabilmente non ha fatto bene i conti con alcuni processi politici in corso di svolgimento in questa provincia. L’unanimismo in democrazia non esiste e qualcuno ancora non l’ha capito. Mi dispiace che un grande partito, qual è il Partito Democratico, abbia deciso nel corso degli ultimi dieci anni di andare, anche su questo tavolo, a rimorchio. Ecco la conseguenza: per il secondo mandato consecutivo è fuori dalle scelte gestionali del principale player imprenditoriale pubblico-privato del territorio. Il Pd e questa Forza Italia si fermassero e operassero una doverosa azione di riflessione”

Lei parla di unanimismo ma negli ultimi giorni il presidente della Provincia Gerardo Stefanelli ha provato a formalizzare un accordo istituzionale tra il centro destra ed il Pd. Come la mettiamo?

“Gerardo ha fatto l’assessore all’ambiente con me e di questa materia non è secondo a nessuno in questa provincia. In questa vicenda sul piano politico-amministrativo mi ha deluso. Lo sa perché? Non ha esercitato appieno il ruolo di presidente della Provincia e dell’assemblea dei sindaci dell’ex Ato 4 che gli conferisce la legge. Il presidente Stefanelli con quella tardiva e inutile presa di posizione mi è sembrato essere il portavoce ufficiale di Forza Italia nel tentativo solo di preservare il suo ruolo di presidente Lui è ben altro, oltre che sindaco di un comune importante come quello di Minturno”

Sindaco Cusani, Forza Italia continua ad accusare Fratelli d’Italia di aver cannibalizzato il futuro governo di Acqualatina. Come replica?

“Non mi ricordo, le ripeto, di accuse del genere che arrivavano sul conto di noi di Forza Italia quando sceglievamo i consiglieri ed il presidente del Cda di Acqualatina. Sono stati voti corretti e normali quelli. Non vedo alcuna differenza con il rinnovo del Consiglio di amministrazione di lunedì da parte dell’assemblea dei soci”

Faccia uno sforzo, non vede proprio nessuna differenza?

Una forse, sì, la più importante e rivoluzionaria sul piano culturale ed economico L’ha operata il sindaco di Aprilia Lanfranco Principi e della sua valenza gli dobbiamo essere tutti un po’ grati e riconoscenti. Ha permesso al secondo comune più importante della provincia di scendere dall’Aventino. I suoi predecessori nei confronti di Acqualatina avevano soltanto cavalcato un populismo che ha impedito all’ente gestore di introitare in questa città quanto dovuto in termini di servizi erogati. Il sindaco Principi va aiutato in questa decisione assunta. Ha capito che bisogna passare sulla riva opposta del fiume ed un amministratore, alla sua prima esperienza, che decida di governare in prima persona processi decisionali copi gravosi è espressione di cambiamento che Forza Italia non può permettersi di fermare o rallentare”

Non voglio portarla ad alimentare un’altra polemica: ma se ci fosse stata un’altra proposta di governance, lei l’avrebbe almeno esaminata e, chissà, votata?

“Guardi, ci sono i testimoni. Quella di lunedì era l’assemblea sul bilancio e sono rimasto sino alla fine. Fratelli d’Italia, la Lega e noi civici avevano espresso una precisa indicazione di voto. Mi avrebbe fatto piacere se un simile comportamento ci fosse stato anche dai sindaci e dei rappresentanti dei comuni a guida Forza Italia. Ad un certo punto non li ho visti più, sono scappati. Se questa è democrazia…?”

Sindaco Cusani, lei ha visto nascere questo soggetto imprenditoriale gestendo la sua vita iniziale anche con chiare posizioni politiche di comando. Come giudica il livello di crescita di Acqualatina che tra meno di 8 anni sarà sul mercato?

“Le rispondo innanzitutto che non sono l’amministratore che butta il bambino appena nato con la sua acqua. Acqualatina può e deve crescere ancora ma sempre nell’esclusivo interesse dei suoi proprietari che sono i cittadini residenti in 33 comuni pontini, in quattro della provincia di Frosinone e in due del litorale romano come Anzio e Nettuno. L’ente gestore ha fatto tanto realizzando 3500 chilometri di reti, 1000 di quelle fognarie, migliorando la funzionalità di ben 64 depuratori. Se lo stato di salute di 140 chilometri del litorale della provincia di Latina è migliorato, lo certificano le varie Bandiere blù che ci vengono riconosciute. Siamo da anni sulla buona strada e le dò altri numeri: i nostri depuratori hanno subito ne 2023 ben 2600 campionamenti. Sono stati elevati soltanto 43 verbali. Direi che si tratti di una buona media. O no?”

Basta?

Certo che no. Se lo dicessi, sarei un disonesto. Mi farebbe piacere se il nuovo consiglio d’amministratore mettesse mano al piano di risanamento delle reti ammalorate dalle perdite idriche. Vorrei capire, da sindaco di un comune turistico come Sperlonga, quali risultati ha concretamente perseguito il piano di investimenti varato dopo la crisi verificatasi durante l’estate 2017. Non è che se ne sappia molto”

Acqualatina è diventata anche una società decisamente energivora. Lei lo sta dicendo prima della pandemia. Perché?

“Perché non è stato fatto nulla per ridurre i costi dell’energia che, permettendo il funzionamento di reti e impianti, poi troviamo in bolletta. Le faccio l’esempio del comune più piccolo ma particolare della provincia di Latina, Ventotene. Lì è stato realizzato un impianto di dissalazione. Ma nessuno he pensato di farlo funzionare con forme energetiche alternative. Come? Realizzando un piccolo parco fotovoltaico o con lo stesso moto ondoso del mare dei cui benefici avrebbero tratto vantaggio i residenti e gli operatori turistici dell’isola.”

E’ vero che, leggendo l’ultimo bilancio, ha trovato una società ingrassata sul fronte delle assunzioni?

“Mi attengo ai numeri. Il personale costa nel 2024 18 milioni di euro. Direi che sono troppi per pagare gli stipendi di quasi 360 dipendenti. Mi ricordavo altri numeri ma, sa, è passato del tempo”

La gestione del Pnrr sarà una prima sfida da affrontare e vincere da parte del nuovo consiglio di amministrazione?

Spero che ciò avvenga con gli elementi della chiarezza e della trasparenza all’interno dell’assemblea dei soci, a stretto gomito con il nuovo socio privato, Italgas spa. Ma ci sono altre scadenze non meno importanti. La politica deve avviare urgentemente un’interlocuzione con la Regione Lazio per la gestione delle spese del Consorzio di bonifica della provincia di Latina. Acqualatina ha dovuto adottare un piano di rientro di tre milioni di euro per liquidare il consorzio di bonifica. Ma le pare che questo non possa essere un onere della Regione per avere bollette meno pesanti?”

Sindaco Cusani, Acqualatina vanta crediti “monstre” di 145 milioni maturati dal 2003 al 2023. Quindi non tutti pagano acqua e fognatura?

“Questo è un problema di giustizia sociale. L’ente ha istituito un fondo di 47milioni che rappresentano poco meno di un terzo di quanto dovrebbe e potrebbe ancora incassare. E questa morosità, senza effettuare esagerazioni, è molto diffusa ad Aprilia e nel nord della provincia. Per questo motivo saluto con apprezzamento il gesto culturale del sindaco Principi. Avrebbe potuto continuare a dire ai suoi concittadini: Acqualatina è l’impero del male. E, invece, anche contravvenendo a precise indicazioni politiche che sicuramente ha subito, ha deciso di assumersi le sue personali responsabilità. Queste forme di autonomia vanno soltanto sostenute e difese”.