Cisterna / Duplice femminicidio di mamma e figlia, dolore a Minturno paese dell’autore Christian Sodano

Cisterna Cronaca Formia Minturno Top News

CISTERNA DI LATINA – Per la comunità di Scauri è stata una legnata sui denti la notizia diffusasi nel tardo pomeriggio di martedì del duplice omicidio consumato nel popolare quartiere di San Valentino a Cisterna di cui sono state vittime Nicoletta Zomparelli e Renée Amato, rispettivamente mamma e figlia di 46 e 19 anni. Ad ucciderle con la sua pistola d’ordinanza è stato il finanziere Christian Sodano, di 27 anni che, nato a Formia, ha sempre vissuto a Scauri in una famiglia che ha sempre avuto un debole per la divisa. Christian da alcuni anni era orfano. Aveva perduto in fretta la mamma poliziotta ed il papà Michele, finanziere come lui, storico punto di riferimento della Guardia di Finanza di Formia per essere stato un brillante investigatore contro il traffico di sostanze stupefacenti e comandante del Nucleo Mobile delle Fiamme Gialle.

Scomparsi a poca distanza i suoi genitori, Christian Sodano tornava ormai di rado a Scauri. E due motivi c’erano: il lavoro ad Ostia e l’amore con la 22enne Desirèe Amato. La loro relazione sentimentale si era incrinata da qualche settimana e, nonostante ciò, Christian frequentava ancora la villetta della famiglia Amato in via dei Monti Lepini. Pare che il finanziere figlio d’arte di Scauri vi avesse trascorso la notte tra lunedì e martedì quando qualcosa si è rotto irrimediabilmente.

Christian e Desirèe avrebbero cominciato a discutere vivacemente quando alle urla si sono affiancati i colpi di pistola sparati dall’arma di ordinanza del finanziere. Quanto sia realmente accaduto lo stanno cercando di ricostruire i Carabinieri. Secondo una prima ricostruzione a tentare di calmare gli animi dei due ragazzi ci sarebbe stata Renèe che ha pagato con la vita questo generoso gesto. Sodano avrebbe estratto la sua pistola facendo fuoco contro di lei e la madre, da sempre impegnata professionalmente nella gestione dell’agenzia immobiliare di famiglia in pieno centro a Cisterna.

Le due donne sono morte sul colpo mentre il vero bersaglio, Desirèe, è riuscita a fuggire: prima chiudendosi in bagno e, incolume, scappando nei campi circostanti la sua abitazione sino a “rifugiarsi” presso un vicino distributore di benzina lanciando, di fatto, l’allarme per quanto gravemente accaduto. E mentre in via dei Monti Lepini arrivavano i Carabinieri, iniziava in quei momenti un’altra fuga, quella di Christian Sodano. Pensava di avere scampo presso un’abitazione di un familiare residente nel quartiere Q4, alla periferia di Latina dove ad attenderlo c’erano gli agenti della Squadra Mobile che agli ordini del Vice Questore De Santis lo arrestavano per duplice omicidio.

In serata Sodano è stato interrogato a lungo nel tentativo di definire – le indagini sono coordinate dal sostituto Procuratore Valerio De Luca – la causa di questa nuova mattanza nel quartiere di San Valentino a Cisterna doveva viveva Desirée Mariottini, uccisa nel quartiere di San Lorenzo a Roma nel 2018. Quella di martedì sera è la terza grave vicenda verificatasi dopo l’omicidio di Elisa Ciotti, uccisa dal marito nel 2019, ed il delitto di Alessia e Martina, le due bambine uccise dal papà, poi suicida, Luigi Capasso, anche lui un rappresentante delle forze dell’ordine essendo all’epoca un Carabiniere.

Sua moglie Antonietta Gargiulo ha veicolato sui social un commento davvero duro, intriso da tanti interrogativi: “Domani è San Valentino, festeggeremo l’amore. Quale amore? Quello che uccide? Quello che usa le pistole? Quale amore? Oggi a Cisterna ancora morte, ancora terrore. Sempre la stessa rabbia, lo tesso dolore. Non è amore. Non è vita. Sono col cuore a Cisterna. Stretti in un abbraccio senza tempo e senza spazio. Uniti da un amore che non ha confini, che grida giustizia e grida il cambiamento. Troppa omertà. A Reneé, a Nicoletta, a tutte le donne e le giovani vite spezzate. Stop ai femminicidi”.