Latina / Parco nazionale del Circeo, la consigliera Villa attacca la scelta del commissario Zappone

Attualità Circeo Formia

LATINA – Quest’anno l’istituzione del Parco nazionale del Circeo compie il novantesimo anniversario, 1934-2024, e a pochi giorni dalla data ufficiale, il 6 febbraio, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Fratin ha deciso di commissariare il Parco, estromettendo Giuseppe Marzano, il presidente nominato solo nell’agosto 2021. Una decisione entrata nel mirino di una dura considerazione politica dell’ex-sindaca di Formia, nonchè consigliera comunale del “Movimento cinque stelle” e “Un’altra città”, Paola Villa. 

“Il presidente Giuseppe Marzano, non con poche difficoltà, era riuscito ad anteporre la competenza, la cura del territorio e la rinascita del Parco, tra i più longevi d’Italia e di Europa, davanti a tutto e tutti. Persino davanti alle sollecitazioni politiche, alle pressioni, alle enormi difficoltà di gestione sia finanziaria che amministrativa. Insomma una bella pagina di meritocrazia e competenze che la nostra provincia non è abituata a vivere, ma che ha vissuto realmente. Ma impensabile che la cosa potesse continuare” – scrive la Villa.

Ed aggiunge: “Pensate un po’ che il decreto di commissariamento firmato dal Ministro qualche giorno fa, porta tra le motivazioni una nota del MEF che si riferisce ad inadempienze in merito al Parco, ma non legate alla gestione Marzano, ma a quelle dell’ex direttore del Parco, Cassola, una gestione devastante e piena di zone d’ombra, che hanno visto coinvolte anche la Procura di Latina e la Corte dei Conti, e alla quale ha posto egregiamente rimedio proprio il presidente Giuseppe Marzano. Insomma per ‘cacciare’ letteralmente Marzano perché non un ‘amichetto di partito’, hanno usato una nota riferita ad una gestione precedente. Veramente imbarazzante!”.

La nomina di commissario è stata affidata all’ ex assessore al Comune di Terracina e candidata non eletta alle ultime regionali per Fratelli d’Italia, Emanuela Zappone. “Alla Zappone sono stati dati sia i poteri del presidente che quelli del consiglio direttivo per un periodo di 6 mesi, anche rinnovabili. Ovviamente senza alcun tipo di competenza. Insomma una storia, brutta storia, tutta italiana, protagonista la nostra provincia. Storia di cui tutta la politica, di qualsiasi colore, evita di parlare, una storia che deve essere ignorata, ‘perché cane non mozzica cane’, ed è meglio restare tutti ‘amichetti’: ci sono le provinciali a marzo e le europee a giugno, è meglio restare tutti ‘amichetti’!” – conclude la consigliera Villa.