Formia / Crisi amministrativa, le riflessioni di “Un’Altra Città”

Formia Politica

FORMIA – Il movimento politico “Un’Altra Città” fa una riflessione sull’attuale crisi amministrativa in un lungo comunicato stampa.

“Eravamo consapevoli, e sin anche negativamente abituati – si legge nella nota – che l’attuale amministrazione trovasse nella sua eterogenea diversità l’essenza della sua esistenza, nonché la fonte principale e costante dei propri molteplici attriti e strappi.

Ne eravamo consapevoli perché gli stessi esponenti dell’attuale maggioranza la definivano “una ammucchiata informe di personalità dall’estrazione politica e culturale diverse e con una visione della gestione della res pubblica spesso diametralmente opposta” (cfr. Lettera di dimissioni del Capogruppo Pd SCHIANO – 01/08/2014),.

Ne eravamo consapevoli perché, alla base, vi era quella eterogeneità (“ammucchiata informe” di cui sopra) che, a volte, costituisce la forza di un gruppo, ma che, nel caso di specie, non ha dato né la forza propulsiva a questa amministrazione, né lo slancio necessario verso la collettività ed i suoi problemi, permettendole di affrontarli e risolverli.

Al contrario ne ha contraddistinto periodicamente, ed in negativo, il fermo/ristagno dell’azione amministrativa.

Quella eterogenità è stata il canovaccio su cui gli interpreti hanno messo in piedi un teatrino fatto di continui e repentini colpi di scena, cambi di costume, laddove non di attori.

C’era da aspettarselo, ed era facilmente presagibile atteso che il carrozzone era stato messo in piedi più per “tenere in equilibrio le ambizioni dei singoli che a rispondere ai bisogni effettivi e concreti della città” (cfr.: Comunicato Stampa di conferma delle dimissioni dell’Assessore Rak – 31/08/2014).

C’era da aspettarselo che i problemi rimanessero lì, sul tavolo, senza che nessuno si curasse di discuterne, atteso, ad esempio, “le arroganti assenze, reiterate e sfacciatamente esibite, di alcuni Consiglieri Comunali del mio Partito durante gli incontri che si sono succeduti per la necessaria discussione delle proposte di bilancio” (cfr.: Dimissioni da Assessore a Bilancio e Personale del dott. SPERTINI – 23/04/2015).

Quello a cui non sapevamo di dover assistere è il totale sfilacciamento di queste forze eterogenee, sfilacciamento che trova in ogni piccola modifica una fonte di ispirazione per quella che rappresenta la deriva dell’azione amministrativa e l’esaltazione della politica (quella con la lettera minuscola) che oseremmo chiamare, con accezione negativa, “creativa”.

L’autosospensione dei consiglieri di SEL nell’approvazione del bilancio, per quanto è dato sapere in ragione della decurtazione di circa 80mila € dal capitolo di bilancio destinato alla cultura, si connota, nella gravità dell’atto, per la singolare creatività del metodo politico adottato.

Si assiste, ancora una volta, ad “un gruppo di pressione che vuole condizionarne gli indirizzi politico-amministrativi” (cfr.: Comunicato Stampa di SEL del 28/04/2015).

Il problema è che ora paradossalmente si è aggiunto un altro gruppo di pressione.

Ed è quel gruppo (SEL) che, in precedenza, stigmatizzava altro gruppo di pressione e che, ora, a sua volta, si erge a gruppo di pressione.

Ci si augura, ma si dubita, che la necessaria fase di chiarimento politico conseguente all’azzeramento della Giunta non porti ad una nuova calma apparente che non farebbe altro che perpetrare lo stato di stagnazione e di rassegnazione della Città, ma rilanci se possibile una concreta azione amministrativa per il bene comune della città.

Si dovrebbe essere in grado di cambiare registro con persone nuove e atti e comportamenti concreti; ma questa sarebbe una rivoluzione copernicana che riteniamo che questa amministrazione con i suoi accordi ed equilibri politici raggiunti fra gruppi di potere, come gli stessi componenti della maggioranza denunciano,  non possa essere in grado di compiere sino in fondo”.