Alatri / Omicidio Thomas Bricca, Roberto e Mattia Toson non saranno in aula per la prima udienza

Cronaca Frosinone

ALATRI  – Accusati di aver ucciso con un solo colpo di pistola Thomas Bricca il 30 gennaio dello scorso anno, Roberto e Mattia Toson non compariranno venerdì mattina davanti la Corte d’Assise di Frosinone nell’atto inaugurale del processo che li vedrà quali unici imputati con l’ipotesi accusatoria di omicidio volontario. Lo hanno anticipato i legali dei due Toson, padre e figlio, gli avvocati Angelo Testa e Umberto Pappadia, che hanno evidenziato come la decisione sia stata assunta in maniera congiunta in considerazione del mero carattere tecnico che rivestirà l’udienza di venerdì.

Roberto e Mattia Toson, dunque, resteranno rispettivamente in carcere, a Rebibbia e a Velletri, dove sono stati trasferiti dopo aver diviso la stessa cella nel carcere di Civitavecchia all’indomani del loro arresto lo scorso luglio. Roberto e Mattia Toson – hanno aggiunto i loro difensori – saranno regolarmente in Tribunale quando comincerà il dibattimento con l’audizione dei quasi duecento consulenti citati dalla Procura di Frosinone, dalla difesa e delle quattro parte civili.

Dal contenuto delle diverse liste testi quella presentata dal sostituito Procuratore Rossella Ricca si preannuncia essere un processo lungo ed articolato. I legali di parte civile, gli avvocati Marilena Colagiacomo e Nicola Ottaviani, per conto dei genitori e della sorella 17enne di Thomas, hanno citato 100 persone. Sono per lo più testi aventi rapporti di conoscenza con la vittima e i due imputati ma anche consulenti medico legali, informatici e balistici.

Il Pm inquirente ha chiesto che a deporre in aula – la Corte d’Assise sarà presieduta dal giudice Francesco Mancini con giudice a latere Marta Tamburro – siano 57 tra investigatori dei Carabinieri del comando provinciale di Frosinone e dei Ris, il medico legale, che effettuò l’autopsia sul cadavere di Thomas, e l’inge-gnere informatico che esaminò il contenuto dei telefonini sequestrati dai Carabinieri dopo il delitto di Bricca.

La difesa dei due Toson ha citato, invece, 37 persone per un elenco in cui spiccano numerosi inquirenti – gli stessi che operarono per conto della Procura – il perito andropometrico, quello balistico (per dimostrare che il colpo di pistola sparato non voleva uccidere Thomas ma colpire un altro ragazzo che aveva il giubbotto dello stesso colore dello studente ucciso) ed un ingegnere meccanico. Quest’ultimo evidenzierà come possano essere stati altri, a differenza di quanto ricostruito dagli inquirenti, gli itinerari seguiti dagli autori dell’omicidio per raggiungere e soprattutto lasciare.