Formia / Futuro Rifiuti Zero, il sindaco Taddeo commenta l’ “inammissibilità del ricorso” del C.S.A.

Attualità Formia

FORMIA – Un importante successo quello ottenuto dal Comune di Formia e dalla società Futuro Rifiuti Zero che gestisce il servizio di igiene urbana. Una vittoria naturalmente per il socio di maggioranza rappresentato dal Sindaco di Formia che nell’Assemblea dei soci del 24.04.2023 approvò la proposta dell’Amministratore Unico dott. Raffaele Rizzo di conferire alla società S.A.F. di Colfelice (provincia di Frosinone) il trattamento meccanico biologico dei rifiuti indifferenziati, fino ad allora sempre affidato al Centro servizi ambientali C.S.A. di Castelforte. La decisione venne assunta in assemblea dei soci sul presupposto che l’impianto di trattamento meccanico gestito da C.S.A. s.r.l. mancava di titoli amministrativi necessari per trattare rifiuti urbani indifferenziati.

A seguito di ricorso amministrativo promosso dalla società C.S.A. di Castelforte, il Tar Lazio – Sezione di Latina – con la corposa Sentenza n. 309/2023 pubblicata il 12.12.2023, in piena conferma della legittimità della giusta posizione dell’assemblea dei soci di F.R.Z. e dell’Amministratore Unico Rizzo, ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla precedente affidataria C.S.A., avendo accertato la effettiva mancanza, in capo alla stessa C.S.A., della autorizzazione amministrativa e dei titoli per gestire il trattamento meccanico biologico dei rifiuti indifferenziati; mancanza di autorizzazioni risalente secondo il Giudice Amministrativo addirittura a molto prima dell’affidamento dell’incarico da parte di F.R.Z. alla S.A.F. di Colfelice. Per l’effetto il giudice amministrativo ha anche rigettato tutte le richieste risarcitorie promosse dalla C.S.A., sulla motivazione che C.S.A. non poteva pretendere in giudizio l’assegnazione di una commessa pubblica relativa ad un servizio che essa stessa non è in condizione di offrire al committente pubblico.

“Una sentenza che si può definire dirompente per gli effetti positivi che produrrà sia per la FRZ, che per il Comune di Formia e quindi per i cittadini contribuenti – afferma con soddisfazione il Sindaco di Formia Gianluca Taddeo che, in rappresentanza del Comune di Formia, nell’assemblea dei soci votò la corretta decisione, ora confermata nella sua legittimità dal Tar.

Il Sindaco si sofferma soprattutto sulla parte della sentenza in cui il giudicante afferma ed evidenzia che “dagli atti del processo consta che per molti anni il servizio di gestione dei rifiuti di cui è causa è stato reso da un operatore privato, sulla base di un titolo giuridico inesistente, peraltro con le gravi criticità tecniche ragione per cui – prosegue il sindaco – il Tar ha disposto la trasmissione della sentenza e degli atti del fascicolo addirittura alla Procura della Repubblica di Cassino, nonché alla Procura regionale della Corte dei conti”. Su questo ultimo aspetto il Primo Cittadino preannuncia che il Comune di Formia si costituirà parte civile per tutelare la Città ed i contribuenti per i danni subìti. In ultimo la C.S.A. è stata condannata anche alle spese di lite sia in favore della società F.R.Z. che del Comune di Formia.

“Di fronte ad una vicenda giudiziaria che ha evidenziato ed acclarato serie responsabilità pregresse nella gestione del trattamento del ciclo di gestione dei rifiuti indifferenziati da parte della società C.S.A. a cui da sempre la F.R.Z. aveva affidato il servizio, lascia quantomeno stupefatti che la consigliera Arnone, glissando volutamente su questa pronuncia giudiziale, si permetta di ‘bacchettare’ l’attuale Sindaco e l’attuale Amministrazione di Formia che, a suo dire, sarebbero inerti o, ometterebbero non si sa bene cosa rispetto alla gestione da parte della F.R.Z”.

Alle parole della consigliera Immacolata Arnone, il Sindaco Gianluca Taddeo preferisce rispondere opponendo la realtà dei fatti e degli atti giudiziari. Una realtà che, anche per quanto riguarda la società pubblica F.R.Z., purtroppo ancora una volta deve fare i conti con le conseguenze negative di errori o di gestioni del passato poco attente.

La cosa che stupisce e dispiace è che si preferisca difendere un soggetto imprenditoriale privato, anziché i cittadini formiani o la F.R.Z., da loro ritenuta “un fiore all’occhiello”.