Minturno / L’opposizione consiliare boccia il bilancio di previsione 2024-2026

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MINTURNO – I gruppi consiliari di opposizione – Lega, Fratelli d’Italia e Minturno Domani – hanno bocciato il bilancio di previsione 2024-2026, approvato nell’ultimo consiglio comunale con i soli voti della maggioranza. “Tale valutazione – recita una nota congiunta – deriva da una attenta analisi della composizione del bilancio, dalla quale si rileva come sia caratterizzato dalla presenza di previsioni di entrata alterate in quanto formulate senza una prudenziale analisi dell’effettiva e storica capacità di riscossione dell’ente e da un non esatto calcolo del FCDE, tale da poter compromettere il reale e sostanziale equilibrio finanziario, a favore di una progressiva e lesiva crescita di residui passivi e del FCDE, in particolare con riferimento alle Entrate Extratributarie, come avremo modo di constatare nuovamente in sede di approvazione del Consuntivo 2023”.

Per i consiglieri comunale di opposizione – Massimo Moni e Nicolò Graziano (Lega), Pino D’Amici e Francesco Larocca (Fratelli d’Italia), Barbara Sardelli (Minturno Domani) – “dubbi in particolare sono maturati circa l’iscrizione in bilancio di una previsione di 6.500.000,00 euro quali proventi del Codice della Strada, questo nonostante risultino tuttora gli Autovelox spenti ed allo stato dei fatti vi sono mere richieste per l’istallazione di nuovi strumenti di rilevamento senza avere certezze circa la positiva definizione dei relativi procedimenti amministrativi. Proventi per i quali è previsto un accantonamento in dubbia esigibilità pari al 55 per cento nonostante in sede di consuntivo superi l’81 per cento quale media del non riscosso”.

“Ma oltre le problematiche derivanti da una lettura tecnica – prosegue la nota – si rileva come sia un bilancio senza alcuna prospettiva politica, fotografia dell’andamento di un amministrazione brava a pubblicizzare il piccolo evento od intervento sul territorio, ma incapace di programmare investimenti ed interventi in grado di determinare uno sviluppo socio economico della nostra città”.

“Nulla – conclude la minoranza consiliare – è previsto in materia di Turismo, Cultura, Sport, Urbanistica, settori strategici sui quali ritentiamo investire essendo legati da un particolare fattore che ne impedisce lo sviluppo, ossia la mancanza, negli ultimi 7 anni, di una politica volenterosa di puntare sulla crescita infrastrutturale del nostro paese, preferendo lavorare su Brand con tanta e meritevole apparenza, ma con zero pragmatismo e concretezza”.