Natale, Poste Italiane: i bambini delle province di Latina e Frosinone spediscono le loro letterine

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Chi, almeno una volta, da bambino, non ha scritto una letterina idirizzata a Babbo Natale per chiedere un regalo, esprimere qualche desiderio e contrarre la promessa di essere più buono, più obbediente e studiare di più? Qualcuno l’avrà consegnata ai genitori perchè la recapitassero all’interessato, qualcun’altro avrà avuto la fortuna di lasciarla – come da tradizione – sul bordo di un camino, altri ancora si saranno dovuti accontentare del termosifone; ma da qualche anno c’è anche un’altra possibilità offerta la Poste Italiane. Nella provincia di Latina, così come nella provincia di Frosinone, i piccoli desiderosi di mettersi in contatto con Santa Klaus hanno trovato una casella postale ad hoc allestita negli uffici dislocati sul territorio. 

Moltissime, anche quest’anno, le missive rinvenute nelle cassette di impostazione oppure quelle consegnate direttamente nelle mani dei portalettere; ma in altri casi, come nell’ufficio postale di Fiuggi Fonte oppure in quello di Latina centro, sono state allestite delle cassette postali “a tema”.

E così fogli colorati e tratti di penne guidate da piccole mani hanno partorito grandi pensieri provenienti dalla parte più sincera del loro cuore. Gabriele, da Terracina, ad esempio, ha scritto:  “Caro Babbo Natale, porta un nuovo lavoro al mio papà così non si stanca più tanto e non si lamenta e poi anche la pace nel mondo. Se puoi fai scendere anche la neve che mi piace tanto e qui non cade mai! Ti voglio bene Babbo Natale mi raccomando aspettami e non te ne andare senza prima salutarmi!”.

Maria Sole, invece, ha espresso un desiderio: “un mondo senza odio e senza guerra e che tutti i bambini avessero un papà e una mamma che li amano”; ed anche Ginevra si preoccupa degli altri bambini e scrive: “quest’anno sono stata buona, ho imparato a leggere e a scrivere. Le maestre dicono che sono bravissima. Aspetto il giorno di Natale per scartare tanti regali e spero che li porterai anche ai bambini poveri”.

E qualcuno non ha risparmiato qualche domanda. Come Rebecca da Lenola, che ha chiesto: “Quest’anno non voglio regali. Una cosa però vorrei sapere…E ‘ da tanto tempo che volevo farti una domanda. Ma tu esisti davvero? Io non ti ho mai visto perché sono una dormigliona e mi piacerebbe invece conoscerti! Qual è il tuo vero nome? I miei compagni di scuola dicono che tu non esisti ma loro sono brutti e cattivi e forse invidiosi, perché io ricevo sempre tanti regali! quanti anni hai? Non sei un po’ stanco dopo tanti e tanti anni di lavoro faticoso? E come mai se fatichi così tanto hai sempre quella panciona enorme? Rispondimi ti prego!”.

“Una tradizione, quella delle letterine a Babbo Natale – commenta Fabio Avella, responsabile provinciale della filiale di Latina – che si rinnova ogni anno in tutta la provincia, con i piccoli che affidano a Poste Italiane desideri e speranze da recapitare al loro personaggio immaginario e che ‘tempestano’ di domande i colleghi dell’ufficio per testare la nostra affidabilità in quanto tramite con Santa Klaus. Chiedono di tutto: se l’indirizzo riportato sulle buste sia corretto, se le lettere arriveranno in tempo, così come i doni richiesti, quali sono le condizioni di salute di Babbo Natale e dei suoi collaboratori, oltre a voler avere i dettagli sull’ufficio postale di Rovaniemi“.

“Quella delle letterine a Babbo Natale – spiega il direttore provinciale Emilio Contrasto – è una bellissima tradizione che si rinnova ogni anno in molti uffici postali del territorio. È qualcosa di magico e al tempo stesso una responsabilità sapere che i bambini vedono noi una sorta di interlocutore privilegiato per arrivare al loro personaggio preferito e confidano nel nostro lavoro affinché le loro lettere giungano a destinazione. Noi non possiamo fare altro che assicurare loro l’efficienza di questo speciale servizio, eccezionalmente messo in piedi con la collaborazione e la complicità di impiegati, genitori e nonni”.