Portualità italiana ed internazionale, il convegno promosso a Londra dall’azienda Intergroup

Eventi Gaeta

La posizione geografica strategica dell’Italia, il ruolo fondamentale dei porti italiani e gli impatti della transizione energetica ed ecologica sulla logistica marittima. C’era un parterre de roi presso l’ambasciata italiana in Grosvenor Square a Londra per affrontare alcuni di questi argomenti, di interessante e stretta attualità, nel corso di un evento di assoluto livello internazionale organizzato da Intergroup, l’azienda di Gaeta leader in Italia per la logistica in campo portuale. E la scelta di Londra non è stata casuale perchè proprio nei pressi della foce del Tamigi la società è nata nel 1986 per volere del patron Nicola Di Sarno ha vinto la sua ultima scommessa imprenditoriale dopo averlo vinto presso diversi altri scali portuali italiani, da Savona a Ravenna passando per il “Salvo D’Acquisto” di Gaeta.

E a sottolineare e, per certi versi, ad analizzare le sfide future della portualità italiana ed internazionale, peraltro in fase di rapida evoluzione con uno sguardo alla sostenibilità ambientale, sono stati una serie di addetti ai lavori giunti appositamente dall’Italia su invito del neo amministratore Pietro Di Sarno. Ad essere protagonisti del convegno, dal titolo “Recovery & Resilience Plan: Logistics Sea Platform between Brexit, Energy Challenges, and Sustainable Future”, ospiti del padrone di casa, l’ambasciatore d’Italia nel Regno Unito Inigo Lambertini, sono stati, tra gli altri, il viceministro ai Trasporti Edoardo Rixi, il presidente Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale e Presidente dell’Organizzazione Europea dei Porti Marittimi Zeno D’Agostino, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna Massimo Deiana, il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale di Sicilia Orientale Augusta – Catania, Francesco Di Sarcina, il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Tirreno Centro Settentrionale e Presidente dell’Associazione MEDports Pino Musolino, il Comandante Generale delle Capitanerie di Porto, Nicola Carlone e non poteva non esserci lo stesso sindaco di Gaeta Cristian Leccese.

Ma a fare la differenza sono stati la presenza ed il contributo, in termini di esperienza economica ed imprenditoriale, di oltre 250 esponenti dell’industria marittima, portuale, del trading e della comunità finanziaria della city. Hanno costituito la platea qualificata di un probante momento di confronto che, moderato dal collega del quotidiano economico “Il Sole 24 Ore”, ha sottolineato come il futuro della portualità e della sua logistica nei prossimi anni dovrà tener conto della transizione energetica e di una sempre più necessaria sostenibilità ambientale.

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