Formia / Consiglieri comunali “invadenti ed arroganti”, doppio episodio a Maranola e all’ex-Enaoli

Cronaca Formia

FORMIA – Subito una seduta ad hoc della commissione Controllo e Garanzia del Comune di Formia per censurare il comportamento “invadente e arrogate” di alcuni consiglieri comunali di maggioranza che con i loro comportamenti fuori misura “stanno abusando del loro ruolo”. E’ secca e chiara la richiesta del capogruppo della lista civica “ Guardare Oltre” Imma Arnone dopo le incursioni di due esponenti della maggioranza di centro destra che nei giorni scorsi hanno avuto un elemento comune denominatore, la gestione operativa e quotidiana della Futuro Rifiuti zero, la società municipalizzata che da nove anni gestisce il ciclo dei rifiuti in città e sull’isola di Ventotene.

La dottoressa Arnone ha preannunciato l’audizione della segretaria comunale (e responsabile dell’anticorruzione dell’ente) Marina Saccoccia secondo quanto è avvenuto negli ultimi giorni presso la sede operativa della “Frz” in località ex Enaoli e presso la storica sede della delegazione di Maranola dove il personale, interno e di supporto della società municipalizzata, era impegnato nella distribuzione alla cittadinanza del kit necessario per il passaggio alla nuova tariffazione del servizio, dalla Tari alla Tarip. Ma andiamo per gradi.

Un consigliere comunale, alla sua prima esperienza amministrativa, da giorni è diventato un autentico incubo dell’amministratore unico della Futuro Rifiuti zero, Raffaele Rizzo, che, alle prese con i problemi giudiziari ed amministrativi scaturite dall’adozione di alcune sue contestate scelte imprenditoriali (revoca unilaterale degli incarichi conferiti al Centro Servizi ambientale di Castelforte per quanto riguarda un diverso e più lontano conferimento dei rifiuti indifferenziati e di quelli ingombranti), è diventato il destinatario di una pioggia di Pec del consigliere comunale tuttofare.

Rizzo ha perso la pazienza quando i suggerimenti dell’amministratore hanno assunto un tenore diverso da quelli attinenti la figura ed il ruolo del consigliere comunale, sono diventati un imperativo, quasi un obbligo, un ordine a fare qualcosa e a evitarne di fare altre. Insomma questo giovane consigliere comunale, non nuovo ad entrare a gamba tesa nella gestione quotidiana di un servizio pubblico, ha tentato di sostituirsi al ruolo e alla figura dell’amministratore unico della Frz quando questi nella gestione del personale – a differenza di alcune sue scelte industriali avallate supinamente dal socio di maggioranza, il comune di Formia – si è fatto apprezzare per un positivo e costruttivo rapporto con le maestranze.

A tentare di incrinare questo idillio ci ha pensato maldestramente l’iperattivo e stakanovista consigliere comunale di Formia allegando in una delle sue tante Pec un video – girato anonimamente da un cittadino – che avrebbe immortalato un dipendente della “Futuro Rifiuti zero” nella scena di pregiudicare la gestione della stessa raccolta differenziata. E’ stato un tentativo, diretto, a mettere in cattiva luce la gestione del lavoro da parte dello stesso amministratore Rizzo? Un fatto è certo: il consigliere comunale in questione inviando quella Pec con quel tipo di allegato ha violato la privacy di un dipendente della “Frz”.

Rizzo naturalmente non è stato a guardare. Ha preso carta e penna e ha scritto al consigliere “spione” che, non soddisfatto, ha ricordato all’amministratore di essere un consigliere comunale e, dunque potenzialmente in grado di spostare (a modo suo) l’Everest, pretendendo di utilizzare il centro di trasferenza dei rifiuti di via Santa Maria Cerquito per lo stoccaggio degli scarti di materiale edili prodotti da un parente costruttore.

L’amministratore unico Rizzo anche in questa circostanza ha detto a questa forma antica ed ingombrante di politica che Formia, nonostante tutto, merita altro. E di questa istanza Rizzo ne avrebbe parlato con il sindaco Gianluca Taddeo che, assicurando verbalmente il suo impegno a richiamare il consigliere tuttologo, non ha prodotto (o almeno) alcun atto ufficiale.

La consigliera Arnone ha rotto gli indugi annunciando la richiesta al presidente Amato La Mura di convocare la commissione Trasparenza per quanto riguarda un altro spiacevole episodio di cui si stanno occupando i Carabinieri della Stazione di Formia dal 7 novembre, da quando è stata presentata una denuncia querela nei confronti di un altro consigliere comunale (anch’egli alla sua prima esperienza elettiva) sulla scorta di quanto sarebbe avvenuto nella sede della delegazione nella frazione di Maranola.

La Futuro Rifiuti zero l’aveva scelta per consegnare ai cittadini della frazione più importante e popolosa della città il kit necessario per effettuare la raccolta differenziata secondo quanto prevede il nuovo sistema legato alla Tarip. La Frz per svolgere questo servizio ha chiesto l’ausilio di alcuni volontari scelti da un’agenzia interinale. E il caso ha voluto che a Maranola fosse impegnata una pugnace guardia ecologica che, compagna di uno dei più stretti collaboratori dello stesso amministratore Rizzo, è nota in città per essere stata candidata alle amministrative del 2021 con la principale lista, “Un’altra città”, che ricandidava a sindaco l’uscente primo cittadino Paola Villa. Quanto si sarebbe verificato nel palazzo che si affaccia sulla panoramicissima piazza Antonio Ricca, sulla città e sull’intero Golfo di Gaeta sono i Carabinieri del Comandante Michele Pascale.

La donna asserisce di essere stata prima pesantemente apostrofata dal consigliere comunale nel tentativo di difendere l’operato di un collega, anch’egli rimproverato dall’amministratore durante le fasi di distribuzione del kit. La versione della donna ora è al vaglio dei Carabinieri nel momento in cui ha dichiarato che alle minacce si è aggiunto dell’altro. Il consigliere comunale le avrebbe tirato il tesserino di riconoscimento che aveva al collo continuando a ribadire il suo ruolo di (falsa) onnipotenza. Il consigliere comunale dopo le immancabili urla e tafferugli verbali, ha preferito andare via mentre la guardia ecologica volontaria, interrogata dai suoi diretti superiori, si è rivolta ai Carabinieri evitando però di recarsi presso il pronto soccorso del vicino ospedale “Dono Svizzero”.

Questi due grigi episodi sono bastati – come detto – al capogruppo Arnone di chiedere l’audizione della segretaria comunale Saccoccia per avere una risposta ad un primo quesito: “Se è giusto e tollerabile in questa città più di qualche consigliere si senta autorizzato a superare i limiti legittimi dettati dal proprio ruolo”.

Un secondo interrogativo, politico e culturale, lo ha rivolto al sindaco di Formia Gianluca Taddeo: “Sarebbe bene interrogarsi un po’ di più sui modelli di riferimento di questi amministratori che fanno dell’onnipotente comando un valore…”.