Gaeta / Balletta: “L’assessore alla cultura Francesca Lucreziano ha fallito e deve dimettersi”

Gaeta Politica
Giambattista Balletta
Giambattista Balletta

GAETA – L’ex vicesindaco del comune di Gaeta Giambattista Balletta ha emanato un comunicato stampa in cui richiede “senza se e senza ma” le dimissioni dell’assessore alla cultura Francesca Lucreziano:

“L’assessore alla cultura Francesca Lucreziano dovrebbe riflettere sul fatto che una scuola non è un’azienda dove si danno premi di produzione ma è uno spazio comune dove i ragazzi si devono formare con dei valori di riferimento.

Tanti e troppi i campanelli d’allarme per l’assessore alla cultura che, giorno dopo giorno, sta dimostrando nei suoi appuntamenti di non essere all’altezza della situazione. Ultimo fra tutti l’ormai famoso progetto “10 e lode” dove esistono precise responsabilità anche da parte del sindaco che ha avuto un ruolo fondamentale.

Ricordiamo che il progetto prevede il riconoscimento di somme di denaro direttamente ai bambini più bravi delle classi elementari: tre per ogni classe, minando – di fatto – principi e finalità educative della scuola.

Farebbero bene le famiglie, i cui figli hanno ricevuto premi in denaro di riconsegnarli alle scuole al fine di poterli utilizzare per le attività e attrezzature scolastiche: sarebbe un prova di civiltà contro un sistema totalmente diseducativo.

Francesca Lucreziano
Francesca Lucreziano

E’ arrivata il fine corsa per chi ha dimostrato che non c’entra niente con la cultura se per cultura intendiamo integrazione, rispetto e consapevolezza della delicatezza dei bambini, ecco perché l’assessore Lucreziano deve dimettersi senza se e senza ma: spero che lo faccia di sua volontà mostrandosi coerente e rispettosa verso i cittadini.

Il disaggio non è solo programmatico ma anche di carattere etico, è arrivato il momento di lasciare la poltrona alla cultura.

Ricordo che tutta l’amministrazione comunale, e in primis il sindaco, cosa che non è stata fatta, devono tutelare la qualità di un vero e proprio “bene comune” come la scuola che non può appartenere al governo di turno, ma alla comunità civile nel suo insieme che non può accettare soluzioni dal troppo sapore di campagna elettorale: vergognoso sotto tutti i punti di vista, mai visto una cosa del genere con il progetto 10 e lode.

E’ utile chiarire che un assessore non può limitarsi alla firma di una delibera preconfezionata ma deve valutare, attraverso il confronto, quelle che potrebbero essere le possibili conseguenze di una sua iniziativa, diversamente non sta nel posto giusto e deve lasciare.

Ormai, purtroppo, in città si è determinata una frattura insanabile da una parte scuola e famiglie e dall’altra l’irresponsabile e sbarazzina conduzione del comune verso la scuola.

Per chi costituisce un danno per gli alunni, una buona amministrazione dovrebbe allontanarla per impedire di nuocere ancora. Tutte le indagini ci dicono che il percorso formativo nelle scuole elementari premia contesti ambientali e socioeconomici che non pongono i ragazzi in competizione tra di loro, l’esatto contrario di quanto è accedendo in città.

A tutto questo scenario si aggiunge il continuo e importante sperpero di soldi pubblici provenienti dalle nostre tasse per iniziative culturali di dubbia valenza e senza nessuna vera ricaduta sulla città. Non possiamo trascurare che troppo spesso associazioni culturali eccellenti per passione e competenza vengono lasciate scientificamente fuori, chissà perché.”