Cassino / L’ultimo saluto al giovane musicista Giulio D’Aliesio in piazza San Giovanni [VIDEO]

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CASSINO – “Dirigici da lassù”: donando la bacchetta con la quale dirige la banda Don Bosco di Cassino, il maestro Marcello Bruni, ha salutato mercoledì pomeriggio in occasione dei funerali Giulio D’Aliesio, il 18enne musicista di Cassino morto a seguito dell’incidente in moto avvenuto lungo uno dei tornanti della via per Montecassino la notte del 12 settembre.

Lacrime, striscioni e palloncini bianchi hanno dominato in piazza San Giovanni a Cassino in occasione dei funerali di Giulio. Tante le persone presenti che si sono strette al dolore dei genitori del giovane tragicamente scomparso. A rompere il silenzio i suoi amici di sempre in sella alle moto e le note della banda “Don Bosco” di Cassino che hanno accompagnato l’ingresso e l’uscita della bara dalla chiesa. I funerali sono stati celebrati dal parroco don Giovanni e don Nello che ha ricordato come a volte i silenzi valgano più di tante parole.

“Dobbiamo evitare di credere che Giulio sia morto per sempre. E dobbiamo sapere – ha continuato don Nello nell’omelia – che noi possiamo ancora dialogare con lui. Se è vero che Gesù è risorto, allora è vero che possiamo ancora ascoltarlo e parlare con lui”. Per il medico legale incaricato dal sostituto procuratore Flavio Ricci, il dottor Fabio De Giorgio, il musicista cassinate era deceduto a causa di un politrauma che non gli ha lasciato scampo. All’esame tecnico irripetibile aveva preso parte anche un consulente di fiducia, il medico legale Marco Straccamore, nominato dalla famiglia di Giulio.

Un fatto è certo: la Procura di piazza Labriola ha chiesto al suo perito di fiducia di consegnarle entro 30 giorni i risultati dell’esame medico legale svolto lunedì scorso. Saranno arricchiti da quelli di laboratorio e tossicologici per verificare se il 18enne musicista di Cassino abbia assunto o meno droghe o alcool prima del tragico impatto. Intanto continuano le indagini per appurare cosa sia realmente accaduto esattamente oltre una settimana fa.

I carabinieri del reparto Operativo di Frosinone con i loro colleghi di Cassino esamineranno a giorni il suv Mercedes sequestrato subito dopo la morte di Giulio. L’auto potrebbe avere avuto un ruolo chiave nell’incidente. La Procura della Repubblica di Cassino era venuta in possesso di due video dell’incidente girati con uno smartphone proprio dall’interno del Mercedes, dove si trovavano cinque amici della vittima. Il primo video dura pochi secondi, l’altro riprende due moto in corsa sulla Panoramica che danno tutta l’impressione di essere impegnate in una gara. Su una di queste c’era Giulio D’Aliesio. L’esame del suv servirà a ricostruire con esattezza la dinamica dell’incidente e quello della stessa autopsia potrebbe chiarire eventuali responsabilità. I Carabinieri stanno indagando per accertare se fosse in corso una gara nel momento in cui il giovane musicista è sbandato sul brecciolino nel lato esterno di un tornante perdendo il controllo della moto e finendo contro un muro.