Operazione “Anargiri 2”, primi interrogatori degli indagati

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SUD PONTINO – Nell’ambito della vasta inchiesta “Anargiri 2”, avviata per contrastare il dilagante fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, ieri è stato effettuato il primo giro di interrogatori che ha coinvolto diverse persone accusate di essere parte di una rete criminale dedita al traffico di droga. L’operazione ha visto il coinvolgimento del Gip del Tribunale di Cassino, che ha emesso ben diciassette misure cautelari, tra cui sei arresti.

I dettagli emersi durante gli interrogatori avvenuti ieri davanti al Gip Alessandra Casinelli hanno delineato un quadro delle accuse mosse contro gli indagati: Italo Laracca, Adolfo Pandolfo, Angelo Tancredi, Mario Vozzolo, Ivano Bonifacio, Roberto Bonifacio, Decoroso Antinozzi, Lucio Pandolfo, Antonio Aniello, Fabio Buonamano, Mario Ruggiero, Giuseppe Sola, Carlo Leone, Valentino Miosotis, Carmine Sola e Costantino Vastante.

La maggior parte degli interrogati ha scelto di non rispondere alle domande, tuttavia alcune dichiarazioni sono state rilasciate, tra cui quelle di Mario Vozzolo, uno degli arrestati, che ha riconosciuto le sue responsabilità nel reato di spaccio di sostanze stupefacenti. Vozzolo ha anche sottolineato che parte delle sue azioni erano già state affrontate in precedenti procedimenti nel territorio di competenza del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

D’altro canto, Adolfo Pandolfo, altro individuo coinvolto nell’operazione e arrestato, ha scelto di mantenere il silenzio durante l’interrogatorio, supportato dal suo avvocato Enrico Mastantuono. L’avvocato ha inoltre richiesto che la misura cautelare di custodia in carcere venga sostituita con gli arresti domiciliari, basandosi sulla cristallizzazione delle azioni di Pandolfo nel gennaio 2021, quando era coinvolto in un’altra inchiesta denominata “Anni 2000”.

Gli interrogatori hanno visto anche altri partecipanti dell’inchiesta che hanno deciso di non rispondere, come Fabio Buonamano e Giuseppe Sola. Tuttavia, Valentino Miosotis ha risposto alle domande, con il suo avvocato Pasqualino Santamaria che ha avanzato la richiesta di modificare la misura cautelare attualmente applicata, che prevede l’obbligo di presentazione ai carabinieri in giorni specifici.

Tra gli indagati sottoposti all’interrogatorio di garanzia anche Italo Laracca e Angelo Tancredi, anche loro reclusi nel carcere di Cassino. Nell’elenco delle persone che sono state convocate dal Gip cassinate anche Decoroso Antinozzi e Carmine Sola.

Tutti sono stati assistiti dagli avvocati che fanno parte del collegio difensivo, composto, tra gli altri, da Enrico Mastantuono, Pasquale Cardillo Cupo, Pasqualino Santamaria, Antonio Miraglia, Anna Marciano, Gianni Bove, Massimo Signore, Mariano Giuliano, Gianfranco Testa, Vincenzo Somma, Dario Zanda, Tania Rea.

Allentata la misura cautelare nei confronti di  Ivano e Roberto Bonifacio, padre e figlio di Santi Cosma e Damiano. I due sono stati trovati in possesso di 700 grammi di hashish occultati in un motore, un bilancino di precisione e quasi 1.000 euro in contanti. Il Giudice dopo aver convalidato l’arresto ha respinto la richiesta della Procura di applicare ai due la custodia cautelare in carcere alla luce dei precedenti e della professionalità nelle condotte delittuose ed ha invece accolto la richiesta degli Avvocati Pasquale Cardillo Cupo e Pasqualino Santamaria, difensori dei due indagati, di applicare la misura degli arresti domiciliari.

Gli altri indagati sono stati convocati davanti al Gip nella giornata di oggi per affrontare le accuse mosse loro. Si attendono quindi le decisioni sulla possibile modifica delle misure cautelari disposte dal Gip Domenico Di Croce, le quali sono state eseguite dai carabinieri della compagnia di Formia nei confronti di persone coinvolte nel traffico di droga operato nei territori di Santi Cosma e Damiano, Castelforte, Minturno e Formia dal 2019 al 2021.