Gaeta / Rischia di soffocare, bambino salvato da una ragazza in mare: il papà la cerca per ringraziarla!

Attualità Gaeta

GAETA – Ha gridato al “miracolo” il signor Luca condividendo la sua disavventura sul gruppo social “Sei di Gaeta se…” della piattaforma “Facebook” nel tentativo di contattare la giovane donna che ha soccorso il suo bambino messo in pericolo da un pezzetto di cocomero rimastogli bloccato, mentre erano a largo dello specchio d’acqua verso la località di Fontania, a Gaeta.

“Ero col gommone verso Fontania insieme alla mia compagna e nostro figlio di quattro anni. Dopo il panino, il bambino chiede il cocomero, lo faccio a pezzetti piccoli e inizia a mangiare, è una cosa che mangia sempre, ma non so come un pezzo gli è rimasto bloccato, ho cercato in tutti i modi di liberarlo, ma non ci riuscivo” – scrive nel gruppo social.

La paura era alle stelle quando, “Gesu’ Cristo – scrive ancora il signor Luca – ha deciso di mandarmi due persone, si avvicinano, un uomo e una ragazza che erano sul sup e lei una forza che non so da dove abbia preso gli ha fatto una manovra liberandolo in un attimo. Dopo gli ha preso persino i battiti, il bambino l’ho portato all’ospedale e mi hanno detto che sta benissimo e la ragazza è stata super!”.

In effetti, è una coincidenza prodigiosa quella che si è compiuta. La giovane – che secondo quanto il signor Luca racconta ancora nel suo post dovrebbe avere 19 anni e chiamarsi Swami – e la sua prontezza di riflessi e preparazione rispetto alla manovra di disostruzione gastrica pediatrica hanno permesso a questa storia di avere un felicissimo epilogo per il piccolo e tutta la sua famiglia.

Il comprensibile sollievo per essere scampati ad una tragedia però ha distratto i genitori del piccolo rispetto a tutta la gratitudine che avrebbero voluto dimostrare alla giovane e così è nata l’idea di raccontare l’accaduto e cercare la giovane e l’uomo che era con lei.

Il signor Luca, infatti, chiude il post dicendo: “Mi è dispiaciuto non avere chiesto i numeri, voglio invitarli a cena, loro sono stati di una gentilezza e cortesia unica, ma eravamo talmente nel pallone che non abbiamo capito nulla. So solo che hanno salvato mio figlio e gli sarò sempre riconoscente. Se qualcuno li conosce, mi metta in contatto grazie!”.