Terracina / Lido “Il Sombrero”, revocato il decreto del sequestro

Cronaca Terracina

TERRACINA – Il complesso balneare “Sombrero” a Terracina è stato dissequestrato dopo l’intervento della Guardia Costiera. Lo scorso marzo, insieme al personale dell’Aliquota di Polizia Giudiziaria della Procura di Latina, la Guardia Costiera ha eseguito il decreto di sequestro preventivo del complesso balneare situato lungo la costa di Terracina.

Il sequestro era stato disposto dal Giudice per le indagini preliminari di Latina, Pierpaolo Bortone, su richiesta del sostituto procuratore Giuseppe Miliano, in base agli elementi di indagine raccolti dalla polizia giudiziaria che indicavano la presenza di reati.

Il complesso balneare in questione era già stato oggetto di una misura cautelare simile a febbraio dell’anno precedente, ma tale misura era stata successivamente annullata dal Tribunale del Riesame di Latina.

La Guardia Costiera ha condotto ulteriori indagini, supportate da una consulenza tecnica specifica su incarico del PM Miliano, che hanno evidenziato l’illegittimità dei titoli rilasciati dall’amministrazione comunale e quindi la costruzione irregolare delle strutture. Invece di essere strutture stagionali, leggere e facilmente rimovibili, le strutture si presentavano come costruzioni stabili e permanenti, in violazione delle norme urbanistiche ed edilizie vigenti e della pianificazione del demanio marittimo.

Inoltre, la struttura così come è stata realizzata violava i vincoli del piano paesaggistico in vigore poiché ostacolava la vista panoramica del mare. Il vincolo paesaggistico proibisce la costruzione e l’installazione di manufatti che superino un metro di altezza rispetto al parapetto del marciapiede pubblico lungo l’intero lungomare di Terracina.

Come accaduto l’anno scorso, il complesso balneare è stato dissequestrato grazie ai lavori di ripristino che hanno comportato l’abbassamento delle strutture dell’area ristorante e della tettoia che si affaccia sulla strada. Per quanto riguarda l’autorizzazione sismica, il proprietario, assistito dagli avvocati Mastrobbattista e De Simone, dovrà smontare le strutture mobili entro ottobre di ogni anno.