FROSINONE – Il Gup del Tribunale di Roma ha prosciolto perché il fatto non sussiste il rappresentante legale di una nota società ciociara leader nel settore nella produzione di palloncini. L’imprenditore, assistito dagli avvocati Paolo Marandola, Alessandra e Vittorio Salera, al termine di un’inchiesta del Corpo Forestale dello Stato coordinata dalla Dda di Roma, era finito nei guai, insieme ad altre persone, con l’ipotesi accusatoria di traffico illecito di rifiuti. In sintesi erano stati accusati di aver classificato e gestito, tra il 2017 e l’anno successivo, come non pericolosi i fanghi derivante dall’impianto di depurazione quando, invece – secondo la Dda capitolina- avrebbero dovuto essere classificati e gestiti come pericolosi. Secondo l’impostazione accusatoria questa condotta avrebbe determinato non solo un danno all’ambiente ma un profitto per le casse dell’azienda ciociara di diverse centinaia di migliaia di euro, somma corrispondente alla differenza tra il costo di avviamento dovuto per lo smaltimento dei rifiuti pericolosi rispetto a quello effettivamente corrisposto per lo smaltimento quali rifiuti non pericolosi. Lo stesso Gup del Tribunale aveva già revocato il sequestro dell’impianto di depurazione e dell’amministrazione giudiziaria dell’azienda, provvedimenti, quest’ultimi, disposti nell’aprile 2021.
