Priverno / “Sport e alimentazione: a scuola di salute”, appuntamento al Parco archeologico Privernum

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PRIVERNO – Nell’ambito del progetto “Sport e alimentazione: a scuola di salute”, finanziato dalla Regione Lazio, il prossimo 20 maggio, in occasione della Giornata Mondiale delle Api, nel Parco Archeologico PRIVERNUM, le scuole secondarie di primo grado di Priverno e le loro famiglie incontreranno l’Associazione S.P.Q.R. e la storia gastronomica dell’antica Roma. Fra i suggestivi resti dell’antica città saranno allestite aree didattiche incentrate sul tema dell’apicultura in età romana e, alle 12.00, ci sarà la presentazione di un libro scritto dal divulgatore scientifico Giorgio Franchetti che ci condurrà in un viaggio nel tempo, a ritroso nei secoli, fino a sederci…

La mattinata si chiuderà con assaggi di alcune pietanze romane ricostruite in cucina dall’abile archeocuoca, e collaboratrice al volume, Cristina Conte, basate sugli scritti di Catone, Varrone, Apicio e Columella: si potrà assaggiare la patina apiciana, il libum di Catone, l’epytirum su una fetta di panis cibarius, il savillum e bere un bicchierino di mulsum, il famoso vino speziato al miele. Il volume permette di fare un viaggio nel passato per entrare nella quotidianità dei Romani e scoprire le loro abitudini e le ritualità legate al consumo del cibo. Ci potremo sedere virtualmente a tavola con i nostri antenati culturali per rispondere a una serie di domande come: quanto costava fare la spesa in epoca flavia? È vero che i Romani mangiavano sempre sdraiati? Quanto potevano spendere per allestire sontuosi banchetti? Quanti tipi di pane erano a disposizione dei Romani? Cosa mangiavano? Hanno sempre mangiato in questo modo? Quanto il cinema ha distorto questi concetti?  Attraverso una lunga serie di immagini ricostruiremo molti aspetti di questo interessante argomento, come i tipi di olio che venivano prodotti, il modo di bere il vino e, naturalmente, parleremo del famoso e famigerato garum.

Al termine saranno offerte alcune pietanze ricostruite in cucina dall’abile archeocuoca Cristina Conte, che ha collaborato al volume nella parte riservata alle ricette, basate sugli scritti di Catone, Varrone, Apicio e Columella.

“E’ sempre una grande emozione – dice il dott. Franchetti – mettermi al comando di questa macchina del tempo virtuale e spostare le lancette dell’orologio indietro di più di 27 secoli. Come facciamo ormai da quasi cinque anni prenderemo per mano idealmente il pubblico e lo condurremo a ritroso nel tempo, partendo dall’inizio della storia di Roma. Entreremo nelle case dei Romani e scopriremo la loro ritualità quotidiana legata al cibo. Come sempre ci divertiremo, perché il cibo, oggi come 27 secoli fa, è un piacere della vita”

Giorgio Franchetti si è formato presso l’Università della Tuscia di Viterbo e presso l’Università Roma Tre, è laureato con lode in archeologia e storia dell’arte ed è membro della Society for the Promotion of Roman Studies (The Roman Society) di Londra e della Società Italiana di Storia della Medicina. Ha collaborato, negli ultimi 20 anni, a numerosi documentari per tv del settore storico come History Channel, National Geographic Channel e Discovery Channel e ha condotto una rubrica in otto puntate su Raitre all’interno del programma “Fattore ALFA”. È autore di altri libri a carattere storico per le Edizioni Efesto e ha pubblicato numerosi articoli su riviste del settore come BBC History, Hera, Ars Historiae e SPQRSPORT edita dall’Assessorato allo Sport di Romacapitale. È esperto di medicina antica e ha tenuto lezioni presso l’Università Roma Tre, La Sapienza e l’Università di Salerno. Oggi è anche curatore della collana saggi e della collana romanzi storici per le Edizioni Efesto, oltre a essere membro del Comitato Scientifico di Redazione.

Cristina Conte è una bravissima cuoca, inventrice, negli anni ’80, della figura del “cuoco a casa”; ha partecipato a numerose trasmissioni tv, come Geo su Raitre e Cortesie per gli ospiti, e ha passato gli ultimi 15 anni a studiare e sperimentare la cucina antica.