Gaeta / Alloggi di edilizia popolare: la Minoranza attacca, cresce la tensione nel Consiglio comunale

Attualità Gaeta

GAETA – Le minoranze di centro sinistra al comune di Gaeta continuano ad esercitare un’azione di pressing politico nei confronti del presidente del consiglio Davide Speringo. In attesa di ricevere le dovute risposte sul mancato inserimento nell’ordine del consiglio comunale del 4 maggio degli argomenti riguardanti l’alienazione degli alloggi nel complesso di edilizia popolare “Mazzamariello” e la concessione in comodato gratuito di un terreno comunale alla fondazione “Del Roscio” nel parco urbano di Monte Orlando, i consiglieri Emiliano Scinicariello, Silvio D’Amante e Sabina Mitrano sono passati di nuovo al contrattacco formalizzando un’altra provocazione al presidente d’aula Speringo e, indirettamente, alla maggioranza politica di Cristian Leccese : “Poiché il consiglio non più così corposo come ventilato inizialmente non sarebbe giusto ed opportuno la discussione e trattazione delle interrogazioni e interpellanze?”.

E’ questa la richiesta che campeggia in una lettera che i consiglieri Scinicariello, Mitrano e Mitrano hanno inviato al presidente Speringo per inserire nell’ordine del giorno della seduta del 4 maggio un argomento aggiuntivo. Naturalmente l’istanza non è stata accettata tra le rimostranze politiche dei rappresentanti del centro sinistra gaetano in consiglio: “In effetti l’assenza di due dei quattro punti concordati nella conferenza dei capigruppo di sabato mattina e poi immotivatamente scomparsi aveva liberato spazi per la discussione consiliare. Le interrogazioni e le interpellanze, alla stregua delle mozioni, sono i principali strumenti attraverso i quali le minoranze consiliari esercitano il loro ruolo e soprattutto rappresentano strumento necessario per l’esercizio della democrazia. Abbiamo voluto, inoltre, rilevare il fatto che in questa consiliatura, come mai prima d’ora, sono stati ridotti davvero al minimo gli spazi per le Interrogazioni e le Interpellanze in Consiglio Comunale, al punto che lo scorso 28 marzo, a distanza di ben 6 mesi dall’occasione precedente, sono state dedicate le due ore canoniche alla discussione delle interrogazioni, rivelatesi ovviamente insufficienti per chi, come noi, avrebbe avuto da discuterne altre. Questo, riteniamo, documenta in sé l’urgenza della richiesta”

Che il presidente Speringo sia finito politicamente in un angolo – criticato da molte componenti della maggioranza Leccese per aver inserito al secondo ed ultimo punto all’ordine del giorno la mozione finalizzata alla confisca da parte del consiglio comunale di Gaeta del piazzale dell’ex stazione ferroviaria – a ribadirlo sono gli stessi consiglieri Scinicariello, D’Amante e Mitrano che al presidente d’aula avevano garantito l’elezione all’unanimità lo scorso luglio dopo il voto amministrativo. “Nel formulare questa richiesta, non potevamo esimerci dal ricordare al Presidente del Consiglio di Gaeta Davide Speringo che lo stesso è garante dell’intero Consiglio Comunale, non solo della maggioranza che governa la Città. Al momento della sua elezione alla Presidenza del Consiglio ricevette un credito di fiducia anche dalle minoranze, proprio affinché consentisse il pieno ed efficace esercizio della democrazia consiliare.Il credito è quasi esaurito. Il Presidente Speringo è bene lo sappia”.

Volano dunque stracci e la prova del nome ci sarà giovedì mattina quando il consiglio comunale di Gaeta dovrà approvare le osservazioni presentate al progetto del porto turistico (nelle ultime ore si sta verificando di discutere le osservazioni presentate fuori tempo massimo dalla Capitaneria di Porto di Gaeta e dall’associazione anti mafia “Antonino Caponnetto”) e la mozione per l’acquisizione al patrimonio immobiliare del piazzale dell’ex stazione. E se dovesse mancare il numero legale su quest’ultimo atteso argomento. In quel momento potrebbe iniziare un altro consiglio comunale di Gaeta.