Fondi / Impianto di cremazione, il Movimento 5 Stelle aderisce al comitato “No al Forno Crematorio”

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FONDI – Il Movimento 5 Stelle Fondi ha deciso di aderire al “Comitato No al Forno Crematorio a Fondi” definendo una “scelta sbagliata” la costruzione di un forno crematorio in prossimità di un centro abitato, di un ospedale o di aree agricole e turistiche. “Ci sono diversi motivi per cui la costruzione di un forno crematorio in queste aree deve essere evitata. Uno dei motivi principali è la questione della salute pubblica. La presenza di un forno crematorio può causare problemi di salute a causa dell’esposizione alle sostanze chimiche tossiche rilasciate nel processo di cremazione. Questi prodotti chimici possono penetrare nell’aria e nell’acqua e possono rappresentare una minaccia per la salute delle persone e degli animali” – spiegano gli attivisti pentastellati.

“La costruzione di un forno crematorio vicino a un centro abitato può anche influire sulla qualità della vita dei residenti. L’emissione di fumo e di altre sostanze chimiche può causare problemi respiratori e di salute mentale, come ansia e stress. Inoltre, l’impatto visivo di un forno crematorio in una zona densamente popolata può causare un aumento della percezione d’insicurezza e della preoccupazione per la salute. Inoltre, la costruzione di un forno crematorio vicino a un ospedale può avere un impatto negativo sulla salute dei pazienti e del personale medico. I pazienti che sono già debilitati possono essere particolarmente vulnerabili all’esposizione a sostanze chimiche tossiche, che possono causare problemi di salute ancora più gravi. Inoltre, l’emissione di fumo può essere dannosa per i pazienti con problemi respiratori” – aggiungono ancora, argomentando la loro presa di posizione.

“La costruzione di un forno crematorio vicino a zone agricole e turistiche può avere effetti negativi anche sull’ambiente. La contaminazione del suolo e dell’acqua da sostanze chimiche tossiche può danneggiare i raccolti e causare la morte di animali selvatici. Inoltre, l’impatto negativo sulla bellezza naturale della zona può ridurre l’afflusso turistico e causare problemi economici per le comunità locali che dipendono dal turismo”- sostengono i Cinque Stelle di Fondi.

“A Fondi ci sono all’incirca 20 cremazioni su circa 300 decessi ogni anno – affermano –  se il Crematorio fosse stato un’iniziativa per la città di Fondi, il forno avrebbe funzionato uno/due giorni al mese per i defunti della città. Invece hanno approvato la realizzazione due forni che per essere economicamente sostenibili, dovranno funzionare 24 ore al giorno per le circa 5.000 bare che arriveranno da mezza Italia. Immaginate il numero di carri funebri che arriveranno. Immaginate il caos la domenica mattina durante l’estate a ponte Selce, tra il mercato, i turisti del frusinate che vengono al mare e la fila di carri funebri che vanno verso il cimitero. In sostanza, avremo: inquinamento e danni a persone, agricoltura e animali e probabilmente solo turismo funebre”.

E concludono: “In conclusione, la costruzione di un forno crematorio in prossimità di un centro abitato, di un ospedale, adiacente all’area mercato domenicale, a zone agricole e turistiche, rappresenta solo un grave rischio per la salute e l’ambiente. Esistono alternative più sostenibili e rispettose dell’ambiente per la gestione dei corpi dopo la morte, come la sepoltura naturale o altre tecniche di cremazione meno inquinanti. Inoltre per le stesse motivazioni ambientali la Provincia di Latina ha espresso parere negativo su quello di Gaeta e di seguito il TAR ha di fatto bloccato la realizzazione. Come Movimento 5 Stelle, siamo contrati a qualsiasi tipo d’inceneritore, pertanto abbiamo partecipato, con ricerche e raccolta di documenti al ricorso al TAR e ci adopereremo per informare i cittadini delle negatività dell’opera e contrastare l’amministrazione con tutti i mezzi legali a disposizione”.