Scienze infermieristiche: come prepararsi ai test di ammissione

Scuola

UNIVERSITA’ – La facoltà di Scienze Infermieristiche è una delle più ambite dagli studenti che si apprestano ad intraprendere la carriera universitaria; l’accesso al corso di studi è subordinato al passaggio di un test di ammissione, che si svolge in forma scritta prima dell’inizio dell’anno accademico. Il Ministero dell’Istruzione provvede ogni anno alla calendarizzazione delle prove che, solitamente si collocano a metà del mese di settembre.

Il test di ammissione è un enorme spauracchio per gli studenti che vogliono iscriversi a Scienze Infermieristiche perché rappresenta, a tutti gli effetti, lo step iniziale della carriera universitaria. Ragion per cui, lo studio preparatorio assume un’importanza cruciale e deve essere impostata e svolta in maniera funzionale ed efficiente: di seguito, vediamo come prepararsi al meglio per svolgere il test con maggiori probabilità di successo.

Leggere il bando di ammissione

Per quanto possa sembrare banale, la prima cosa da fare è leggere attentamente il bando di ammissione pubblicato dall’università presso la quale si vuole frequentare il corso di Scienze Infermieristiche. Nel documento sono contenute tutte le informazioni essenziali relative allo svolgimento del test scritto: struttura e materie oggetto dei quesiti, tempo a disposizione per svolgere la prova, modalità di calcolo del punteggio finale. Ciascuno di questi aspetti è importante per la corretta impostazione dello studio: i quiz a risposta multipla vanno affrontati in modo diverso rispetto alle domande ‘aperte’. In aggiunta, le risposte errate comportano una decurtazione di punteggio mentre quelle lasciate in bianco non incidono sul risultato finale. In termini pratici, anche questo può incidere sullo studio e, in generale, sulla preparazione.

Colmare le lacune

Una volta delimitato il perimetro delle materie di studio, è bene individuare gli argomenti ai quali dare priorità. La maggior parte degli sforzi dovrebbe essere dedicata anzitutto per colmare le proprie lacune, concentrandosi sullo studio o sul ripasso di argomenti e nozioni rispetto ai quali non ci si sente particolarmente sicuri. In tal modo, la preparazione sarà meno dispersiva e risulterà più efficace; per quanto riguarda il metodo, non c’è una ricetta giusta che sia valida universalmente per ogni tipologia di studente. Pertanto, assecondare i propri ritmi di studio resta la scelta migliore.

Consolidare il ripasso con quiz e simulatori

Lo studio nozionistico deve essere seguito da una fase di consolidamento (quello che spesso viene chiamato semplice ‘ripasso’): serve a fissare concetti, definizioni e processi mentali di memorizzazione.

Allo scopo, la rete mette a disposizione una vasta gamma di risorse, dalle banche dati ai simulatori a tempo. Questi strumenti di studio servono a testare la propria preparazione, anche in relazione alle effettive modalità di svolgimento della prova. I vari quiz e test per infermieri disponibili su un portale specializzato come concorsipubblici.com non soltanto consentono di verificare il livello di preparazione raggiunto ma anche di allenarsi a rispondere alle domande in modo selettivo ed entro un determinato lasso di tempo. In tal modo, lo studente può individuare più facilmente gli argomenti che ha già assimilato rispetto a quelli che necessitano di essere ulteriormente approfonditi.

Sviluppare una strategia

Poiché il test di accesso alle facoltà di Scienze Infermieristiche costituisce una prova a tempo, la gestione dello stesso è un aspetto da non trascurare in fase di preparazione.

Per evitare di ritrovarsi a pochi minuti dal termine con ancora tante domande a cui rispondere, è necessario abituarsi il prima possibile ad affrontare il test in maniera strategica. In termini pratici, ciò vuol dire, da un lato, rispondere subito alle domande di cui si è certi al 100% (o quasi) e, dall’altro, evitare i quesiti per i quali non si ha una risposta sicura (in sintesi: evitare risposte ‘a caso’). In tal modo, si avrà maggior tempo a disposizione per riflettere con calma sulle domande che alimentano maggiori dubbi.